Via agli Stati generali di Conte. L'occhio della Troika sull'Italia

Sono iniziati oggi, a Villa Pamphili, a Roma, gli Stati Generali dell’economia. Conte travolto dalle polemiche. Meloni: "Invitata la cara vecchia Troika"

Via agli Stati generali di Conte. L'occhio della Troika sull'Italia

Con l'intervento introduttivo del premier Giuseppe Conte sono iniziati oggi, a Villa Pamphili, a Roma, gli Stati Generali dell’economia. Il premier ha giustificato la scelta della location elogiando la "bellezza del nostro Paese".

"La scelta di questa location che è apparsa a qualcuno inusuale, del Casino del Bel Respiro del parco di Villa Pamphili, è proprio un omaggio alla bellezza italiana. Nel momento in cui progettiamo il rilancio dobbiamo far in modo che il mondo intero possa avere concentrata la sua attenzione sulla bellezza del nostro Paese", ha spiegato Conte.

Gli ospiti della giornata

Tanti gli ospiti illustri, seppur in videoconferenza. Nel corso della prima giornata interverranno il presidente del Parlamento Europeo, David Sassoli; la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen; il Commissario europeo all'Economia, Paolo Gentiloni; la presidente della Banca Centrale Europea, Christine Lagarde; il presidente del Consiglio Europeo, Charles Michel. Proprio Michel ha gelato il premier sui negoziati (delicati) sul Recovery Fund: "Vorrei mettere tutti in guardia dal sottovalutare la difficoltà dei negoziati che stanno per iniziare. Si tratta di una proposta sotto molti aspetti inedita per natura e portata", ha detto Michel in videoconferenza. "Ma c'è ancora strada da fare. Come sapete, su vari punti chiave del progetto esistono divergenze significative: sulla dotazione globale, sulla ripartizione tra prestiti e sovvenzioni, sui criteri di distribuzione delle risorse finanziarie, sulle condizioni di assegnazione dei fondi... Ora più che mai, questi negoziati sono irti di difficoltà, poiché costringono tutti gli Stati membri a riconsiderare determinati principi cui sono fedeli da così lungo tempo".

Nel primo pomeriggio gli incontri proseguiranno con gli interventi del governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco (che dovrebbe essere l’unico ospite presente in loco), del segretariogenerale dell'Ocse, Angel Gurria, e della direttrice operativa del Fmi, Kristalina Georgieva.

Enti locali, opposizioni e consumatori: una pioggia di polemiche

Spenta sul nascere la polemica degli enti locali nei confronti del governo, con i primi furiosi per essere stati invitati in ritardo all’evento. Soltanto ieri, infatti, governatori e sindaci hanno ricevuto l’invito ufficiale. Il ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, Francesco Boccia, ha gettato acqua sul fuoco: "Regioni e Enti locali sono tra i protagonisti degli Stati Generali. Da lunedì avvieremo con presidenti di regione e sindaci un confronto imprescindibile per noi e improntato come sempre sulla leale collaborazione".

Giorgia Meloni ha criticato duramente il premier Conte per la presenza di certi ospiti. "Gli Stati Generali – ha scritto la leader di Fdi su Facebook - si aprono con i rappresentanti di Commissione europea, BCE e Fondo Monetario, cioè la cara vecchia Troika. Conte vuole dare un messaggio agli italiani e ai mercati finanziari, o è solo dilettantismo? Sono sempre più fiera di non aver accettato di partecipare a questa assurda messinscena".

Anche i consumatori, che si considerano "i grandi esclusi", hanno fatto sentire il loro disappunto. Ivano Giacomelli, segretario nazionale dell’associazione Codici, è stato chiarissimo: "Finora dal governo sono arrivati soltanto slogan per i consumatori e la loro assenza agli Stati generali dell'economia ne è l'ennesima dimostrazione".

Sassoli: "Non sprecare denaro europeo"

Tra i primi a intervenire David Sassoli. Il presidente del Parlamento Europeo ha ricordato che "i fondi che arriveranno nelle casse nazionali saranno pubblici e non sarà ammissibile la perdita o lo spreco di questo denaro. La capacità di spesa dovrà aumentare considerevolmente. E i paesi che hanno difficoltà nella progettazione ordinaria dovranno rapidamente modificare le loro procedure".

Un messaggio chiarissimo per l’Italia, seguito da altre raccomandazioni. "È importante che i governi nazionali in questo momento si concentrino sulle strategie da adottare per rendere concreti gli strumenti che l'Unione ha reso già disponibili o intende sviluppare. In Europa c'è grande fiducia nel governo italiano e nella comunità nazionale che ha dato prova di coraggio, disciplina, solidarietà", ha aggiunto Sassoli.

Per quanto riguarda l'atteggiamento di Bruxelles, Sassoli non ha dubbi: "L'Unione ha prodotto in poche settimane un cambiamento di portata storica e non coglierlo sarebbe un errore politico. Ci sono ancora questioni da chiarire, trattative da completare, e non mancheranno contrasti anche duri. Ma una svolta si è compiuta".

"Servono riforme"

Quale svolta? Sassoli lo ha spiegato nel dettaglio: "Invito tutti a considerare come parte della stessa risposta europea il programma di acquisti della Bce, la sospensione del Patto di stabilità e crescita, la deroga agli aiuti di Stato, la linea di credito MES senza troike e condizionalità, il raddoppio del Bilancio UE, il suo finanziamento con strumenti comuni, l'introduzione nell'erogazione delle risorse del principio del maggior bisogno, la soppressione del finanziamento statale nei fondi della coesione".

In ogni caso, la novità più importante riguarda la "responsabilità" dei governi. "La proposta del Recovery fund modifica radicalmente le dinamiche fra Governi nazionali e Bruxelles. Se prima era la Commissione ad indicare ai Governi come utilizzare i fondi, oggi i termini del meccanismo si sono invertiti. Saranno i Governi ad indicare le riforme che intendono promuovere", ha chiarito Sassoli.

Rivolgendosi poi direttamente a Conte, Sassoli ha espressamente parlato dell'esigenza di fare delle riforme: "Caro Presidente Conte bisogna fare in fretta. Tutti gli indicatori ci riferiscono che la crisi colpirà duramente. Servono riforme strutturali e interventi di sostegno diretto alle persone. Ieri la Spagna ha annunciato il reddito minimo vitale per sostenere il diritto alla vita dei suoi cittadini più poveri".

Sassoli ha quindi spiegato, a grandi linee, il contenuto di queste riforme: "Semplificare, garantire efficienza nel pubblico e nel privato, agire con tempestività. Serve uno sguardo lungimirante. Questo è quello che tutti gli europei si aspettano. L'Unione sta indicando il porto da raggiungere, i Governi europei fissino la rotta e tengano la mano salda sul timone".

Von der Leyen: "L’Europa s’è desta”

Ursula von der Leyen si è presentata scandendo uno slogan che non è certo passato inosservato. "L'Europa s'è desta", ha detto la presidente della Commissione Ue in video collegamento

Von der Leyen ha pronunciato queste parole in italiano per poi parlare del programma Next Generation Ue: "Si tratta di un'alleanza tra generazioni, un'opportunità unica per l'Italia".

L'Unione europea è e sarà al fianco dell'Italia nella ripresa dopo la crisi del Covid-19, perchè "l'Europa ha bisogno di un'Italia forte". Queste le parole con cui la tedesca ha concluso il suo intervento agli Stati generali. Dopo avere ringraziato il presidente del Consiglio, chiamandolo "Giuseppe" per "il lavoro paziente che stai facendo nel tenere riunito il tuo paese" e anche per "la proposta di un piano strategico di riforme per la ripresa dell'Italia", Von der Leyen ha ricordato: "Tutti sappiamo che l'alto livello di debito pubblico dell'Italia vi espone agli umori mutevoli dei mercati. Ma con le riforme giuste, l'Italia può sfruttare al massimo il programma Next Generation".

"Le decisioni che prendete oggi creeranno l'Italia di domani - ha detto ancora la presidente dell'esecutivo comunitario - Questo à il momento per voi di sviluppare e attuare un piano di ripresa efficiente. E la Commissione ci sarà per sostenervi e accompagnarvi, attraverso le riforme, alla ripresa. L'Europa ha bisogno di un'Italia forte al suo centro". Le ultime parole sono state dette in italiano: "Buon lavoro, e viva l'Europa".

Conte: "Settimana di dialogo con opposizioni. Recovery Fund fondamentale"

Giuseppe Conte ha parlato di un "progetto coraggioso e condiviso": "Questo è il momento non solo di continuare a seguire l'emergenza e le necessità più immediate ma questo è il momento di lavorare a un progetto chiaro per uscire dalla crisi. Un progetto coraggioso, condiviso, e ne dobbiamo anche approfittare per tramutare la crisi in opportunità per rimuovere tutti gli ostacoli che l'hanno frenata durante l'ultimo ventennio".

Queto progetto, ha quindi continuato il premier "lo possiamo fare lavorando con i ministri, come fatto in questi giorni per mettere a punto un piano di rilancio che abbiamo già articolato significativamente. Ma lo dobbiamo fare anche con il pieno coinvolgimento di tutte le forze politiche, sociali e produttive del Paese a cui qui tutta la settimana prossima sarà dedicata una interlocuzione serrata".

Sull'economia, Conte ha ribadito l'importanza di affidarsi al Recovery Fund: "Il rilancio dell'economia deve inserirsi in un quadro complessivo e deve collegarsi allo sforzo collettivo europeo. Questa giornata inaugurale è una giornata di confronto intenso nel contesto europeo, nel contesto globale, insieme a rappresentanti delle istituzioni e ospiti che ci consentiranno di recuperare una visione globale e in particolare europea.

Le risorse e l'allocazione del Recovery Fund, ora ribattezzato Next Generation EU, a favore del quale l'Italia ha combattuto con forza e determinazione, giocheranno un ruolo fondamentale per la ripartenza dell'economia europea e per la difesa delle catene del valore, che costituiscono l'ossatura del mercato unico".

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