Sospensione dei versamenti Iva, delle ritenute e dei contributi per aprile e maggio e stop ai pignoramenti dei conti correnti e del quinto dello stipendio. Sono queste alcune delle misure sul fisco pensate dal governo, anche su pressione dell'opposizione, per sostenere famiglie, lavoratori autonomi e imprese in questo periodo di blocco economico causato dall'avanzata della pandemia di Coronavirus.
Si parte da imprese e partite Iva, che più di tutti stanno risentendo del blocco delle attività. Potrebbe essere messo in moto una sorta di misura sblocca-debiti che dovrebbe dare liquidità, in primis, alle imprese fornitrici della Pa che attendono di vedersi liquidare le fatture nei loro confronti. Secondo le ultime stime del Mef, il valore complessivo dovrebbe essere di circa 37 miliardi, ma quelle scadute dovrebbe aggirarsi intorno ai 30 miliardi.
L'idea dello sblocca-debiti è simile a quella già adottata nel 2013 quando, al fine di garantire un' iniezione di liquidità agli enti pubblici, sanità ed enti territoriali venne adottata questa misura per consentirgli di pagare almeno una quota dei debiti commerciali rimasti bloccati. Il problema è quello di reperire le risorse necessarie cosi da non fare incidere la misura sull'indebitamento netto. L'idea è quella di una sorta di prestito fatto agli enti interessati i quali dovrebbero obbligatoriamente accantonare la quota equivalente e, pertanto, non amplierebbero la loro capacità di spesa e di indebitamento.
Secondo punto dovrebbe riguardare il fisco. Un'anticipazione del provvedimento dovrebbe arrivare già nel week end o in concomitanza con le misure di liquidità alle imprese. L'anticipazione è pensata per evitare la corsa allo stop dei pagamenti arrivato, nei fatti, con i termini già scaduti dato che il DL era del 17 marzo e la scadenza "ordinaria" prevista per il giorno prima. Anche in questo caso il decreto che interverrà sul fisco rischia di arrivare a tempi già decorsi (16 aprile), considerando che non è ancora stata chiesta l'autorizzazione alle Camere.
Nel frattempo, il governo pensa anche all'ampliamento della platea dello stop di tasse e contributi, dopo l'allarme lanciato dalla Confindustria che evidenziava il rischio chiusura non solo per le impreso con volumi d'affari fino a 2 milioni di euro, ma anche per quelle con fatturato superiore. Così la nuova misura di intervento sul fisco dovrebbe andare incontro anche alle filiere produttive con volume d'affari fino a 10 milioni di euro e che abbiano subito un calo di almeno il 25 o il 33% del proprio fatturato. La cifra sarà stabiliti contemporaneamente al nuovo quadro complessivo di interventi riguardante le Partite Iva in generale, che dovrebbero avere una stop dei pagamenti anche per la trimestrale Iva per il periodo aprile maggio, ma si dovrà tenere conto, per giugno, dell'eventuale autotassazione.
Infine, tra le nuove misure il governo starebbe vagliando lo stop dei pignoramenti di conti correnti e del quinto dello stipendio, i pignoramenti
presso terzi che adottato come riscossione coattiva dall'Agenzia delle entrate-riscossione e, come richiesto da maggioranza e opposizioni, sempre più possibile dovrebbe essere lo slittamento al 2021 di sugar e plastic tax.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.