Durante gli ultimi giorni gli indici borsistici, soprattutto quelli italiani, hanno assorbito il colpo della crisi di governo perché gli operatori erano convinti che le dimissioni del premier Mario Draghi potessero concludersi con un nulla di fatto. Dopo quanto accaduto nelle ultime 24 ore, la fiducia si è sgretolata e i cocci stanno cadendo sui listini.
Durante gli ultimi giorni gli indici borsistici, soprattutto quelli italiani, hanno assorbito il colpo della crisi di governo perché gli operatori erano convinti che le dimissioni del premier Mario Draghi potessero concludersi con un nulla di fatto. Dopo quanto accaduto nelle ultime 24 ore, la fiducia si è sgretolata e i cocci stanno cadendo sui listini.
Aggiornamento delle 17:30
Chiuse le principali borse europee, Milano ha perso lo 0,96% limitando la caduta che, durante la mattina, ha raggiunto il -1,51%. Parigi e Londra chiudono in positivo ma restando praticamente stabili rispetto all'apertura della giornata di contrattazioni.
Si può quindi dire che le borse si sono mostrate resilienti nel giorno più buio dell'esecutivo Draghi.
A New York indici inversi. Il Dow Jones perde 0,55 punti percentuali, mentre il Nasdaq fa segnare un +0,26%. Oscillazioni contenute anche per l'indice S&P 500 che alle 17 e 30 era negativo per lo 0,03%.
Lo spread è salito sull'ottovolante, aprendo a 230 punti base per poi chiudere a 245. Superata però la soglia che rende il debito italiano meno sicuro (e quindi più remunerativo) di quello greco.
Aggiornamento delle 16:00
Piazzaffari perde lo 0,85%. Numeri trascurabili nel contesto del terremoto politico che sta scuotendo il Paese in queste ore.
Mentre i principali listini asiatici hanno chiuso con oscillazioni comprese tra il +0,93% (Seul) e il -1,51% (Hong Kong) come descritto nei grafici sotto, le borse newyorkesi mostrano una certa indifferenza. Alle 9 e 30 negli USA, quindi le 15 e 30 in Italia, tutti gli indici hanno aperto in negativo: -0,13% il Dow Jones, -0,18% lo S&P 500 e -0,13% il Nasdaq, ora sono in positivo - con l'unica eccezzione del Dow Jones - ma al riparo da scossoni (almeno fino a questo momento).
Lo spread, dopo un momento di ottimismo che è coinciso con le decisioni della Bce (vedi aggiornamento delle 14 e 30 qui sotto) ha ricominciato la sua corsa arrivando a quota 258 punti base.
Aggiornamento delle 14:30
La Banca centrale europea ha alzato i tassi di 50 punti base, ovvero lo 0,5%. Annunciato, come previsto, anche lo scudo-antispread.
Mentre la borsa di Milano recupera, pure perdendo lo 0,31% lo spread scende a 242 punti base.
Lo scudo anti-spread intende una diffusione ordinata delle politiche monetarie dell'eurozona. Uno strumento con cui la Bce intende stabilizzare i prezzi.
Aggioranmento delle14:00
Il Ftse Mib recupera ancora qualcosa e si assesta a -1,29% (era in rosso di 1,44 punti percentuali alle 12). Pressoché stabili le altre borse europee con gli unici indici positivi di Parigi (+0,14%) e Madrid (+0,07%).
Sul fronte Asiatico nessuna novità, gli indici rimangono invariati poiché le contrattazioni sono chiuse. Solo Seul e Tokyo hanno chiuso in positivo.
In attesa dell'apertura delle borse di New York, possiamo concentrarci sullo spread che tocca quota 253 punti base, il costo del debito italiano è per lo Stato (e quindi ai cittadini) più del doppio rispetto alla remunerazione che la Germania corrisponde ai propri investitori.
Aggiornamento delle 12:00
Milano riduce lo strappo e si assesta a -1,44%. Positive soltanto Parigi, Tokyo e Seul, in attesa di vedere come reagiranno gli indici di New York.
L'Euro Stoxx 50 è un indice che include le più importanti aziende dell'eurozona, composto da 50 titoli di undici diversi Paesi, tra i quali l'Italia con Enel, Eni e Intesa Sanpaolo.
Lo spread si assesta a 224 punti base ma, vale la pena sottolineare che, toccata quota 230, i rendimenti dei titoli di Stato italiano superano quelli della Grecia. Soglia che, peraltro, è stata superata più volte durante la mattinata.
La situazione in Italia e nel mondo
L’indice Ftse Mib perde l'1,91% rimane in rosso dopo l'apertura a -2%. L’indice tedesco, il Dax, è nelle cifre rosse per lo 0,85%, fanno meglio Londra (-0,39%) Parigi (-0,38%) e l’Ibex 35, la borsa spagnola (-0,35%). In America le borse non sono ancora aperte e ieri hanno chiuso tutte in positivo. Al momento attuale l’indice S&P 500 Wix, legato ai future e in fase di preapertura, è in positivo dell’1,27%, in ripresa rispetto al -0,41% fatto registrare in mattinata.
In Asia, il Nikkei ha fatto segnare il +0,44% ma va anche detto che la Banca del Giappone (BoJ) ha comunicato di non intendere alzare i tassi direttori e questo ha certamente avuto un peso sullo slancio degli operatori. Tra le altre principali borse, le cui contrattazioni sono ancora in corso, sono in positivo Seul +0,93% e l’Ftse China 50 (+1,27%). Hong Kong è Shangai perdono terreno, rispettivamente il -1,51% e il -0,99%.
Lo spread
Mentre scriviamo, alle 11 e 10 del 22 luglio, lo spread – ossia il differenziale tra i rendimenti dei Bond dello Stato italiano e di quelli tedeschi a 10 anni, è a 230 punti base, in contrazione dopo avere raggiunto quota 243, comunque
in altalena rispetto ai 230 punti alla chiusura dei mercati di ieri sera. Tradotto in cifre più misurabili, per pagare il proprio debito l’Italia deve remunerarlo circa il 2,35% in più rispetto a quanto spende la Germania- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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