Crt, slitta la nomina di Poggi. Il consiglio ora aspetta il Mef

Nuova riunione domani se il Tesoro non dovesse accettare la richiesta di una proroga. Resta l'ombra del commissario

Crt, slitta la nomina di Poggi. Il consiglio ora aspetta il Mef
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Il Consiglio d'Indirizzo di Fondazione Crt decide di non forzare la mano sulla nomina del nuovo presidente. Ed è per questo che il parlamentino dell'ente torinese ha votato all'unanimità di aderire «alle richieste pervenute dal collegio sindacale», il quale chiedeva di rinviare il via libera di Anna Maria Poggi alla presidenza che era stata lasciata da Fabrizio Palenzona lo scorso 23 aprile. Il Mef, infatti, sta analizzando tutti i documenti e sarebbe stato un atto di sfida stringere i tempi sul nuovo presidente prima di avere un quadro più chiaro, quasi a voler mettere l'ente di vigilanza davanti a un fatto compiuto per allontanare l'ipotesi di un commissariamento per l'ormai celebre «patto occulto» che aveva provocato lo scossone ai vertici della terza fondazione italiana. Ieri, il Consiglio d'Indirizzo si è quindi riunito e ha deliberato all'unanimità di «chiedere una proroga all'Autorità di vigilanza rispetto al termine statutario di 30 giorni per l'elezione del Presidente della Fondazione». Una scelta presa «assumendosi le responsabilità derivanti dalla delicatezza del momento», si legge sulla nota ufficiale. Il Consiglio, quindi, «verrà riconvocato per il giorno 23 maggio alle ore 15 per deliberare la nomina del presidente qualora l'Autorità di vigilanza non dovesse concedere la proroga dei termini o non dovesse pronunciarsi in merito». Il punto è che, per Statuto, Crt non può mantenere vacante la poltrona di presidente per più di 30 giorni, data che scadrebbe proprio il 23 maggio. Un passaggio formale, dal momento che è stato lo stesso Mef a chiedere di non correre troppo nella nomina dei nuovi vertici. Da vedere, poi, se la proroga prenderà forma con una modifica (anche temporanea) allo Statuto, oppure se sarà proprio il Mef - vigilando sul funzionamento delle Fondazioni - a concedere una deroga.

«Il comune auspicio», chiude il comunicato di Crt, «è che il CdI da poco insediato al suo completo possa continuare a operare con regolarità così come sta facendo il consiglio di amministrazione». Ma il cxommissariamento è un'ipotesi che non viene per il momento esclusa.

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