Nessuna proroga dell’obbligo di tracciabilità. Sarebbe saltato nelle ultime ore la moratoria dell’obbligo di pagamenti tracciabili, quelli cioè effettuati con bancomat e carte di credito, fissato al primo gennaio per tutti gli acquisti che possono beneficiare delle detrazioni fiscali al 19% dalla dichiarazione dei redditi. L’obiettivo del governo era quale di concedere più tempo a contribuenti ed operatori non ancora dotati di Pos di adeguarsi alla novità contenuta in manovra.
L’emendamento, infatti, non è stato depositato nelle commissioni alla Camera, che hanno approvato il Decreto Milleproroghe. Secondo una bozza messa a punto dall’esecutivo, si prevedeva di far slittare dal primo gennaio al primo aprile di quest'anno l’obbligo di pagamenti tracciabili per ottenere le detrazioni al 19% su una serie di spese, tra cui ad esempio le spese sportive per i figli o quelle funebri passando dall’acquisto di uno strumento musicale.
L’obbligo del pagamento elettronico non riguarda le spese sanitarie per le quali, già da diversi anni, è previsto il cosiddetto scontrino parlante, il documento cioè che riporta il nome del farmaco acquistato e il codice fiscale di chi lo ha comprato. Tutto, quindi resta fermo così come è. Ma non ci sono ancora certezze. Si ipotizza che si possa di nuovo intervenire quando il decreto Milleproroghe la prossima settimana arriverà in Aula.
Da parte del governo ci sarebbe la volontà di concedere una proroga. È stato il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, a dichiararsi favorevole in merito al rinvio al 1° aprile 2020.dell’obbligo di tracciabilità. Dopo l’annuncio di un emendamento dell’esecutivo, è intervenuta la Ragioneria generale dello Stato che ha sollevato le proprie perplessità in merito alla vicenda.
La proroga della tracciabilità per le detrazioni fiscali è subordinata al reperimento delle coperture economiche alla
norma pensata anche per fare cassa. Dal divieto di detrarre le spese pagate con il contante, la Legge di Bilancio 2020 ha stimato maggiori entrate pari a 860 milioni per il 2021 e 496 milioni per il 2022.
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