È rimasto in forse sino all'ultimo momento ma alla fine il Superbonus 110% sarà prorogato fino al 2023.
Anche Draghi ha deciso di puntare su una misura che negli scorsi 2 anni è stata fortemente sostenuta dai governi Conte e Conte Bis ma che stenta a decollare. Negli scorsi mesi, difatti, - come ricordato in un precedente articolo de IlGiornale.It - i risultati per nulla incoraggianti della misura avevano aperto il dibattito, in seno alla maggioranza, se prorogarla, modificarla o addirittura cancellarla, considerando gli stanziamenti ingenti messi a disposizione in bilancio per la sua copertura finanziaria che sarebbero potuti esser destinati, eventualmente, verso altri incentivi o provvedimenti a sostengo di famiglie e imprese.
Difatti, su 18,7 miliardi di euro di risorse destinate solo il 5% era stato effettivamente cantierato; si tratta di 670 milioni euro (710 milioni considerando il 10percento del 110). Una cifra davvero irrisoria soprattutto se si analizza che il superbonus ‘accontentava’ tutti: "il proprietario che poteva far effettuare dei lavori di efficientamento energetico e sismico nella propria abitazione (o, per quanto riguarda i condomini, nella aree comuni), praticamente a costo zero; l’impresa che poteva riattivare dei cantieri in un momento di forte crisi a causa degli effetti dell’avanzata della pandemia di Covid-19; le banche o le assicurazioni che finanziavano in toto i lavori prendendo quel 10 percento del 110% in eccesso rispetto all’effettivo costo dei lavori; lo Stato che rimetteva in moto l'economia investendo su un settore trainante come quello edile.
Ciò nonostante la misura non è decollata, anzi... è stata un vero e proprio "flop" le cui cause sono da ricercarsi nelle lungaggini amministrative- burocratiche che disincentivavano fortemente l'accesso e l'utilizzo del bonus, soprattutto per le imprese che erano costrette ad un controllo maniacale di ogni passaggio onde evitare di incappare in "errori" che avrebbero comportato sanzioni pecuniarie oltre ad eventuali giudizi sotto il profilo del codice penale.
E così il Superbonus 110 è rimasto praticamente inutilizzato; ora anche il governo Draghi vuole puntare su questa misura anche per la pressione costante che arriva dal Movimento 5 Stelle e da Giuseppe conte.
Secondo indiscrezione del Mef la destinazione delle risorse per le ristrutturazioni green dovrebbe essere inserita nella prossima legge di bilancio confermando, praticamente, le medesime risorse già previste: 10,26 miliardi provenienti da Recovery e 8,25 miliardi dal fondo "extra".
Ma vediamo come funziona.
Cosa si può fare con il Superbonus 110%
La misura è rivolta alla cantierizzazione di interventi specifici da realizzare tra il 1° luglio 2020 e il 31 dicembre 2021; con le risorse sarà possibile portare a termine interventi di efficientamento energetico, interventi antisismici, installazione di impianti fotovoltaici o delle infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici.
Nello specifico la misura è rivolta ai lavori riguardanti:
- Cappotto termico: interventi per l'isolamento termico che riguardi almeno il 25% degli esterni
- Caldaie: sostituzione di impianti di climatizzazione con quelli di ultima generazione che favoriscano l'efficientamento energetico
- Antisismici: interventi sull'edifico con la stipula anche di assicurazione a copertura dei danni causati da eventi calamitosi
Oltre a queste tipologie di interventi possono accedere al Superbonus, ma solo se conseguiti congiuntamente a quelli riportati poco sopra:
- interventi di efficientamento energetico: riqualificazione energetica edifici; interventi su pareti, finestre, tetti, pavimenti; pannelli solari per acqua calda; nuova climatizzazione
- strutture di ricarica per veicoli elettrici
- impianti solari e fotovoltaici
- sistemi di accumulo energetico
Quali sono i vantaggi
L'accesso alla misura permette una detrazione, appunto, del 110% del costo dei lavori per le spese sostenute dall’1 luglio 2020 al 30 giugno 2022.
La persona - fisica e giuridica - che ne usufruisce, può decidere:
- di avere una detrazione dei costi sulla propria Irpef nell'arco di 5 anni
- di avere uno sconto in fattura da parte delle imprese cedendo loro la detrazione spettante
- cedere agli istituti di credito la propria detrazione
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.