C'è grande attesa per il Dl sostegno, in fase di studio da parte del governo Draghi per soccorrere quelle categorie di cittadini più colpiti dalla pesante crisi economica causata dall'emergenza Covid. Il provvedimento, su cui già si stava lavorando negli ultimi mesi dell'esecutivo di Giuseppe Conte (Ristori 5), dovrebbe essere varato a fine settimana, e dovrebbe probabilmente includere anche quei lavoratori autonomi iscritti agli ordini professionali.
Ad essere coinvolti ben 800 mila professionisti e 3 milioni di piccole e medie imprese: si parte, almeno stando a quanto trapelato fino ad ora, da un minimo di 1000 euro per le persone fisiche (3mila per le partite Iva), sino ad arrivare ad un massimo di 150mila euro per le imprese, incluse quelle che si occupano di lavori di artigianato. Ci saranno 5 fasce percentuali d'intervento, che partiranno da un minimo del 10% destinato ai fatturati compresi tra i 5 e i 10 milioni e saliranno fino a un 30% massimo per quelli più piccoli.
Stavolta, come anticipato in precedenza, saranno eliminati i codici Ateco, e verrà preso in considerazione il calo di fatturato subito nell'interno anno 2020 per calcolare le risorse da erogare. Saranno impiegati con questo scopo tutti i 32 miliardi ottenuti grazie allo scostamento di bilancio autorizzato lo scorso gennaio.
Gli obiettivi
Sono cinque gli obiettivi che il governo è determinato a raggiungere mediante il Dl Sostegno: 12 miliardi saranno impiegati per quei risarcimenti a fondo perduto destinati alle attività produttive. Fra queste anche le imprese legate alla montagna, che avranno un fondo dedicato (circa 600 milioni). Saranno 6 i miliardi destinati alla sanità (5 per la campagna vaccinale), circa 10 alle misure per lavoro, famiglie, indennità pensate per i lavoratori stagionali e quelli connessi al mondo dello sport ed infine per la Cig.
Resta il blocco dei licenziamenti, con data 30 giugno per coloro che usufruiscono degli ammortizzatori sociali ordinari e 31 ottobre per tutti gli altri. Sopravvive ai tagli anche il Reddito di cittadinanza, che viene rifinanziato, così come il Reddito di emergenza (pur essendo stati ricalcolati il limite massimo erogabile ed i criteri per accedervi); prorogate Naspi e Fondo occupazione.
Partite Iva e piccole imprese
Alla fine del prossimo mese dovrebbe essere attivato il bonus destinato alle partite Iva: si parla di un sostegno da 3mila euro (mille al mese) per il primo trimestre: ne beneficieranno comunque anche quei lavoratori stagionali e del mondo dello spettacolo pur se sprovvisti di partita Iva.
Diverso il discorso per artigiani e piccole imprese. Il calcolo per ottenere il bonus parte dal computo delle perdite medie mensili fatte registrare nel 2020 rispetto al fatturato dell'anno precedente: queste vengono poi moltiplicate per due e su di esse si applica il 30%.
Essendo un beneficio previsto per l'intero anno, la cifra risultante andrà infine corrisposta per tutte e 12 le mensilità.Fisco
Come già anticipato, il decreto legge dovrebbe prevedere la rottamazione di oltre 60 milioni di cartelle esattoriali relative al periodo compreso tra 2000 e 2015, purchè il loro computo totale risulti inferiore alla soglia prevista di 5mila euro.
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