Enel spinge l'acceleratore verde con un «doppio» piano industriale focalizzato su reti, digitalizzazione, elettrificazione dei consumi, mobilità elettrica e rinnovabili. Il primo, al 2023, con 40 miliardi di investimenti. E il secondo, definito «Vision», con 190 miliardi al 2030, di cui 95 miliardi dedicati alle rinnovabili che triplicheranno la capacità installata portandola a 120 GW, dagli attuali 45 GW. L'ad Francesco Starace, presentando la strategy in videoconferenza alza, dunque ,il velo sui progetti dei prossimi tre anni, ma detta anche la direzione del gruppo con un'operazione trasparenza che è piaciuta al mercato: in sintesi, essere protagonisti della transizione energetica, ma con una crescita sostenibile e remunerativa. Il titolo ieri ha chiuso in rialzo del 4,18% a 8,42 euro, grazie a questa nuova «visibilità strategica» e alla politica dei dividendi, fissi rispetto alla formula precedente: si parte dai 35 centesimi del 2020 e si arriva ai 43 centesimi del 2023 (30 nel 2021 e 40 nel 2022).
Guardando al piano 2021-2023, il nuovo modello di investimento del gruppo prevede circa 38 miliardi tramite il modello di business di Ownership, e circa 2 miliardi tramite il modello di business di Stewardship (ovvero in partnership), mobilitando al contempo 8 miliardi provenienti da investitori terzi. Quasi la metà saranno dedicati alla Global Power Generation, con un totale di 70 miliardi di euro destinati alle rinnovabili, circa il 46% si prevede che siano dedicati al business Infrastrutture e reti e i restanti investimenti saranno dedicati al business clienti. Quest'anno, new entry nelle strategie di sviluppo anche le batterie (5 miliardi di investimento) e l'idrogeno verde (settore ancora tutto da esplorare) ma al quale il gruppo è interessato.
Per il 2020, la stima è di 18 miliardi di Ebitda che diventeranno 20,7-21,3 miliardi nel 2023. L'utile netto ordinario stimato per quest'anno è di 5-5,2 miliardi a fronte di 6,5-6,7 previsti alla fine del prossimo triennio. L'indebitamento: arriverà a 57-58 miliardi di euro alla fine del 2023, guidato dall'accelerazione degli investimenti. Nei prossimi anni, il gruppo si concentrerà anche sullo shopping ma l'obiettivo saranno società di media e piccola taglia nel settore della distribuzione.
Guardando al 2030, l'ambizione di Enel, ha affermato Starace è di leadership mondiale, l'atteso incremento sull'Ebitda è dell'11% al 2030, equamente ripartito tra solare (53%) ed eolico (47%).
La crescita attesa dell'utile tra l'8 e il 10%. Il mix energetico del gruppo, a fine decennio, sarà alimentato all'80% da fonti rinnovabili e per la restante parte da gas. Dal 2027 in anticipo di 3 anni sui target Enel ha annunciato l'uscita dal carbone.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.