Il "fattore Musk" pesa su Twitter e Tesla

Giù i 2 titoli in Borsa. Le sfide del social network

Il "fattore Musk" pesa su Twitter e Tesla

Elon Musk (in foto) affossa Twitter e Tesla in Borsa, gettando un'ombra sul loro futuro. Il suo impegno ad acquistare la società che cinguetta al prezzo previsto di 44 miliardi di dollari non spazza via i dubbi sull'operazione e su come Twitter sarà trasformata.

A tremare è anche Tesla, che ieri a Wall Street ha perso fino al 6,5%, distruggendo 100 miliardi di capitalizzazione. Il timore è che il rilancio di Twitter «distragga» Musk ma, soprattutto, che debba vendrere altre azioni per finanziare la costosa acquisizione.

Ma le preoccupazioni maggiori sono per il social network. «L'acquisto è un acceleratore per creare X, l'app di tutto», ha twittato ieri un enigmantico Musk.

Gli osservatori si interrogano ora sul futuro di Twitter dopo il delisting. Le ipotesi sono diverse ma con una costante in comune: Elon sarà il protagonista. Una delle prime mosse dell'uomo più ricco del mondo potrebbe essere licenziare l'ad Parag Agrawal ma non è chiaro se deciderà di assumere lui stesso la guida di Twitter. C'è poi la partita dei dipendenti che potrebbero ribellarsi alla nuova proprietà, ritenuta ben più conservatrice della «progressiva» forza lavoro del social.

I nodi da sciogliere per la nuova Twitter targata Musk sono però soprattutto politici. A partire dal possibile ritorno di Donald Trump sulla piattaforma dalla quale è stato cacciato dopo l'assalto al Congresso del 6 gennaio. E quello delle elezioni del 2024, da alcuni già bollate come «Elon Election».

Se, infatti, per il voto di metà mandato di novembre non sono previste novità rispetto all'attuale gestione e alle regole vigenti sul social, per le presidenziali la Twitter

di Musk è attesa essere completamente operativa. Resta da capire cosa accarà, ma Elon ha già detto che allenterà i controlli rimuovendo molti paletti introdotti negli ultimi anni contro la disinformazione e l'estremismo.

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