Si chiamerebbe Toyota la possibile soluzione di Fca e Psa ai problemi di antitrust in tema di veicoli commerciali in Europa. I due gruppi, che una volta uniti, dal primo trimestre del 2021 daranno vita alla realtà Stellantis, hanno presentato alla Commissione Ue una serie di proposte allo scopo di stemperare i timori sulle conseguenze della fusione nel mercato dei furgoni leggeri e, in particolare, in 14 Paesi del Vecchio continente. Nel 2019, in proposito, Psa deteneva una quota superiore al 25% del mercato europeo e Fca del 9%. La penetrazione di Renault si attestava, invece, al 16,4%.
Il nodo, a questo punto, verrebbe sciolto grazie agli accordi industriali tra Psa e il colosso giapponese Toyota proprio in tema di furgoni. Si tratterebbe di aumentare la produzione di veicoli commerciali con il marchio giapponese in uno stabilimento di Psa, facendo così crescere la concorrenza all'interno del perimetro europeo. I mezzi da lavoro a marchio Toyota nascono nei due impianti di Psa, a Hordain, in Francia, e a Vigo, in Spagna.
In giugno, la Commissione Ue aveva aperto un'inchiesta approfondita sulla fusione temendo che possa ridurre notevolmente la concorrenza per alcuni tipi di furgoni in Belgio, Croazia, Cechia, Francia, Grecia, Ungheria, Italia, Lituania, Lussemburgo, Polonia, Portogallo, Slovacchia, Slovenia, Spagna e Regno Unito.
In molti di questi Paesi, Psa e Fca, insieme, secondo l'Authority, detengono quote di mercato elevate, insieme alla più ampia gamma di marchi e modelli di tutte le taglie. Nel segmento dei furgoni, infatti, ci sono meno concorrenti che in quello delle auto.
Nella maggior parte di questi Paesi, inoltre, tutti i competitor sarebbero significativamente più piccoli dell'entità risultante dalla fusione. Psa e Fca avevano deciso di non presentare impegni durante l'indagine iniziale per rispondere alle preoccupazioni preliminari della Commissione. La decisione sul caso da parte della Commissione, almeno originariamente, era stata fissata per la fine di ottobre.
I due gruppi automobilistici, intanto, in una dichiarazione, ribadiscono di «continuare a lavorare in modo costruttivo con la Commissione europea e tutte le autorità competenti in materia di concorrenza in tutto il mondo. A oggi - viene precisato da Fca e Psa - la transazione è stata approvata in quattordici giurisdizioni».
Lo scorso maggio, intanto, è iniziata la vendita del nuovo furgone compatto Toyota Proace City, frutto della partnership con il gruppo francese.
E proprio in coincidenza con il lancio del nuovo prodotto, il colosso giapponese ha presentato il brand Toyota Professional, dedicato a questo tipo di veicoli. Obiettivo dei giapponesi è quello di rafforzarsi nelle vendite di veicoli commerciali alle flotte e preparare il proprio network dei concessionari ad affrontare le sfide future.
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