La visione «aperta» di Ferrari ha anticipato di un anno la decisione della Commissione Ue di ammettere i carburanti sintetici, insieme al «tutto elettrico», dal 2035. Ne aveva parlato, al «Capital markets day» 2022, l'ad Benedetto Vigna. Concetto che il top manager, al volante del Cavallino rampante da un anno e mezzo, ha ribadito in occasione dell'assemblea degli azionisti svoltasi ieri. «Accogliamo con favore questa decisione - le sue parole - perché crediamo che il motore termico abbia ancora molto da offrire e, grazie alla maggiore efficienza energetica e agli e-fuels, con i nostri partner svilupperemo soluzioni che contribuiranno significativamente alla riduzione delle emissioni di anidride carbonica».
Allo stesso tempo, il presidente John Elkann ha confermato il lancio della prima supercar elettrica di Maranello nel 2025: «L'ulteriore sviluppo dell'elettrificazione delle nostre vetture sportive rappresenta una grande opportunità per il futuro. Negli ultimi 4 anni abbiamo lanciato altrettanti modelli ibridi, tutti accolti da un'incredibile domanda di mercato. L'obiettivo di carbon neutrality entro fine decennio sta coinvolgendo non solo i nostri colleghi, ma anche i partner e fornitori per quello che è un forte impegno».
E l'ad Vigna, nel sottolineare come Ferrari sia il marchio di lusso più distintivo e innovativo al mondo, ha ricordato il lancio di 15 nuovi modelli tra quest'anno e il 2026.
La sostenibilità resta, comunque, sempre al centro di tutti i progetti, molti dei quali già completati: gli impianti fuel cell (il Cavallino è già pronto per l'idrogeno e attende un'accelerazione, in questo ambito, da parte delle istituzioni del territorio) e fotovoltaico a Maranello; l'adozione di nuovi filtri nella fonderia, con un risparmio di oltre 250 tonnellate di alluminio l'anno; il recupero della dispersione di calore nel processo di test del motore. Tutte iniziative attuate nel 2022 che hanno portato a una riduzione di circa il 5% del consumo di energia per auto.
La nuova strategia prevede la realizzazione di Ferrari diverse per Ferraristi diversi e per momenti diversì (Purosangue, prima 4 porte di Maranello, è il primo esempio). L'assemblea ha quindi approvato il bilancio 2022, chiuso con un utile netto consolidato di 932,61 milioni, deliberando di distribuire una cedola in contanti di 1,81 euro per azione.
Il commento di Elkann: «C'è stata una crescita a doppia cifra in tutti i parametri, con un nuovo record in termini di consegne, ricavi e redditività, mentre gli ordini sono a tutto il 2024.
Guardo con orgoglio i livelli di formazione, anche grazie a collaborazioni con atenei e scuole locali, che abbiamo fornito ai nostri dipendenti: oltre 79mila ore che coprono molte aree chiave, tra cui la digitalizzazione, la globalizzazione, la sostenibilità e il miglioramento continuo».
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