Fiat-Montezemolo, ultimo atto a Parigi

A 10 giorni dalla quotazione Usa, Marchionne si gioca il nuovo ruolo in Ferrari ma deve dividere la scena con Luca

Fiat-Montezemolo, ultimo atto a Parigi

nostro inviato a Parigi

Meno dieci giorni al D-Day, anzi al doppio D-Day: la quotazione a Wall Street (e a Milano) del titolo Fiat Chrysler Automobiles e l'avvicendamento, sempre il 13 ottobre, tra Luca di Montezemolo e Sergio Marchionne alla guida della Ferrari. E i due «amici» - dopo la conferenza stampa-show di Maranello con la quale veniva ufficializzato l'addio di Montezemolo e il passaggio della presidenza del Cavallino a Marchionne - oggi si incroceranno per l'ultima volta a un Salone dell'auto, quello che si apre a Parigi (ci sarà una stretta di mano pubblica di Montezemolo anche con il presidente John Elkann?).

È dato per certo che Marchionne assisterà all'ultimo incontro di Montezemolo, in qualità di presidente della Ferrari, con la stampa. Due anni fa, sempre a Parigi, Marchionne si sedette tra i giornalisti a conferenza stampa iniziata e, quando Montezemolo se ne accorse, lo salutò con una battuta: «Vedo che c'è anche l'inviato di Detroit News ...». E sempre quel giorno, a Montezemolo fu chiesto di commentare gli attacchi lanciati dall'amico Diego Della Valle a Marchionne, definito da Mr. Tod's «furbetto cosmopolita».

Il caso vuole che Della Valle abbia nuovamente attaccato l'ad di Fiat Chrysler nel giorni scorsi («un sòla», insieme al premier Matteo Renzi). Difficilmente, però, oggi Montezemolo (che sembra piuttosto risentito per la battuta), entrerà nel merito. Per lui il momento è delicato: dopo Ferrari ad attenderlo c'è la presidenza di Alitalia; e poi c'è la situazione complessa in cui si muove Ntv-Italo, di cui è cofondatore proprio con Della Valle. In mezzo, l'importanza di mantenere buoni rapporti con il governo.

Il vero addio di Montezemolo dalla scena del Cavallino sarà però a ridosso del D-Day, l'11 e il 12 ottobre a Los Angeles in occasione del raduno dei collezionisti da tutto il mondo per i 60 anni della Ferrari. E se oggi, sullo stand, l'attuale presidente svelerà la 458 Speciale A, la Ferrari più potente di sempre, a Beverly Hills sarà la volta di un'altra «speciale», l'ultima dell'era Montezemolo, a tiratura limitata (solo 10 esemplari) e dal costo astronomico: 2,5 milioni di dollari.

Dal 14 ottobre, dunque, sarà tutta un'altra storia, sia per Fca (in Borsa) sia per Ferrari. A Parigi, tra oggi e domani, Marchionne, oltre ad assistere al lancio mondiale della Fiat 500X, prodotta a Melfi, preparerà il terreno in vista della quotazione, incontrando qualche analista, e farà visita, come da tradizione, agli stand dei concorrenti, con un occhio particolare al gruppo Volkswagen con il quale spesso entra in polemica.

Come nuovo presidente di Ferrari, invece, potrebbe già esordire il prossimo novembre al Gran premio di F1 ad Austin (Texas). Gli Usa sono un mercato chiave per il Cavallino, ma importante anche per Fiat, Maserati, e in prospettiva per Alfa Romeo: di ieri i dati di vendita negli Stati Uniti in settembre: +19% per Chrysler e +6% per Fia.

E tra le priorità che lo attendono a Maranello, c'è il futuro del pilota Fernando Alonso e il nuovo corso del team di F1. Per Marchionne sarà il primo banco di prova in ambito sportivo. Con Montezemolo per la prima volta spettatore.

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