Le agenzie di rating tornano a mettere nel mirino l'Italia. Di fatto Fitch accende un faro sull'ormai probabile governo gialloverde. E così Fitch mette in guardia l'Italia da un probabile asse grillo-leghista: "Le politiche concordate dal Movimento 5 Stelle e dalla Lega, due dei partiti più populisti ed euroscettici d’Italia, aumentano i rischi per il profilo di credito della nazione, attraverso soprattutto un allentamento fiscale e potenziali danni alla fiducia", si legge nel rapporto. Fitch ha poi precisato che la portata di quei rischi è "incerta" e dipenderà dalla capacità del governo di adottare il suo programma. Intanto contestualmente alle critiche da parte delle agenzie di rating, torna, ancora un volta anche la "minaccia" dello spread. Il differenziale tra i btp e bund tedeschi di fatto ha toccato oggi i 180 punti base. Il livello più alto degli ultimi sette mesi. Già in settimana era scattato l'allarme sempre per il livello dello spread che era arrivato a 160 punti base.
Adesso bisogna capire quale sarà la reazione dello spread quando il governo si sarà insediato. Da qualche giorno infatti le "turbolenze" sul differnziale non accennano ad arrestarsi. Ma come sottolineato da Fitch dipenderà molto dslla capacità dell'esecutivo di portare avanti il suo programma.
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