Gas, i rischi non sono finiti ma i bonus non bastano più

Besseghini: "Le famiglie in difficoltà sono 7,5 milioni". A fine anno gli aiuti in bolletta destinati a diminuire

Gas, i rischi non sono finiti ma i bonus non bastano più
00:00 00:00

Dopo due anni «drammatici, la crisi dei prezzi morde con meno intensità , ma i mercati energetici sono ancora tesi». La prontezza di reazione dell'Autorità per l'energia, le reti e l'ambiente sul fronte del gas ha consentito agli italiani del mercato tutelato (il 30% del totale, circa 7 milioni) di risparmiare da luglio 2022 tre miliardi (grazie al calcolo mensile della tariffa anziché trimestrale), un vantaggio che si allarga agli utenti del mercato libero. Per quest'anno, l'Arera stima che aumenteranno di circa 7,5 milioni le famiglie in difficoltà economica che beneficeranno dei bonus sociali per luce e gas.

La relazione annuale 2023 dell'Arera, contenuta in quasi 30 pagine e illustrata dal presidente Stefano Besseghini a governo e parlamento, fa una panoramica di quanto accaduto nell'ultimo anno e mezzo. Nell'aula dei gruppi parlamentari ci sono anche manager del settore energetico (tra gli altri il presidente di Eni Giuseppe Zafarana, l'ad di Enel Flavio Cattaneo e di Snam Stefano Venier). Sul fronte delle scorte l'industria ha fatto una corsa per assicurare gli approvvigionamenti energetici ed evitare scossoni all'Italia anche per il prossimo inverno.

Il governo nel 2022 ha speso 40 miliardi per contenere l'aggravio dei costi per famiglie e imprese dovuto all'emergenza energetica, ha ricordato il vice presidente della Camera Giorgio Mulé introducendo la relazione dell'Authority. Il risparmio energetico, ha ricordato Besseghini, ha avuto un ruolo importante nel contenimento della domanda di gas. A livello mondiale i consumi sono calati dell'1,5%, ma l'Europa ha visto la maggiore contrazione (-14,0%), che per l'Italia è stata del 9,9 per cento.

Per il 2023 l'Arera stima un ulteriore incremento dei beneficiari dei bonus sociali elettrico e gas, che potrebbero ammontare rispettivamente a circa 4,7 e 2,8 milioni di nuclei familiari. I bonus, osserva Besseghini, vedranno un ripensamento negli ultimi mesi dell'anno con scelte sulla soglia Isee di accesso e sui valori economici degli sconti in bolletta. «È chiaro che chi soffre di più dei prezzi alti dell'energia sono le famiglie più deboli» ha spiegato interpellato a margine il ministro dell'Ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto. Oggi rispetto a un anno fa il prezzo dell'energia è basso ma doppio rispetto a due anni fa, ha aggiunto, rilevando che le famiglie più deboli hanno mantenuto il reddito fisso quindi «è un dovere e una scelta politica di questo governo intervenire a loro favore». L'intenzione, ha proseguito il ministro, è «mantenere una platea larga, compatibilmente con la contingenza dei prezzi dell'energia e la disponibilità del bilancio dello Stato».

Nel settore idrico Besseghini conferma un «Water Service Divide», con maggiore criticità nel Sud e Isole, dove tuttavia risultano

alcuni miglioramenti. L'azione regolatoria ha consentito un incremento della spesa per investimenti, passata da circa un miliardo nel 2012, a 4,5 miliardi di euro del 2023, favorendo la qualità del servizio idrico integrato.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica