Il gas schizza a 339 euro. Cosa succede adesso

Schizza nuovamente alle stelle il prezzo del gas che tocca un altro record: ecco le reazioni del mondo politico e alcune soluzioni (urgenti) a breve termine

Il gas schizza a 339 euro. Cosa succede adesso

Non accenna a rallentare la corsa del prezzo del gas che ormai è davvero alle stelle e fa segnare un nuovo record. Alla borsa di Amsterdam ha toccato un nuovo massimo, una punta di 339 euro a megawattora prima di abbassarsi leggermente a 331 euro. Ancora più in alto il contratto con consegna a novembre che al momento scambia a 348 euro. Insomma, ci aspetta un autunno molto difficile: riuscire a calmierare i prezzi in bolletta sarà impresa ardua ma è la prima cosa a cui dovrà pensare il nuovo governo.

"Bloccare aumenti sul gas"

ALcune ore fa, il viceministro all'Economia, Laura Castelli, ha affermato all'Ansa che sussitono i margini "per un nuovo decreto per calmierare gli effetti del prezzo del gas: ritengo che si debba intervenire nei prossimi giorni". Secondo il viceministro bisognerebbe operare su due piani: fissare il tetto del gas europeo e un piano nazionale che riguardi "il costo di nuovi aiuti a imprese e famiglie e la loro copertura". Sul tema è intervenuto anche Matteo Salvini, leader della Lega, che a margine di un comizio a Picerno (Potenza) ha detto ai giornalisti che ha intenzione di proporre a Draghi "di bloccare gli aumenti del gas, di tagliare le tasse sul costo del gas". Salvini ha definito un "buon modello" la scelta della Regione Basilicata (governata dal centrodestra) di "tagliare" una parte del costo della bolletta del gas per i lucani. "Mi piacerebbe che fosse fatto anche a livello nazionale".

"Tetto al gas"

Forza Italia si è dichiarata in linea con Draghi "che spinge per un tetto al prezzo del gas in Europa": si è espresso così il vice presidente di Forza Italia, Antonio Tajani, nel corso della trasmissione radiofonica "24 Mattino estate" di Radio24. L'Ue è chiamata a fare pressioni sulla Russia per far in modo che possa vendere il gas a prezzi di mercato e non di speculazione ma urge un intervento anche "sulla borsa del gas di Amsterdam perchè quando ci sono, nella borsa normale, dei problemi sui titoli si chiude la borsa". Tajani ha concluso affermando che da anni viene predicato un mercato unico dell'energia europea. "Poi bisogna preparare le alternative con la transizione energetica e investire per le rinnovabili".

A tal proposito, il capo di Azione Calenda ha formulato un'altra ipotesi: il Gestore dei servizi energetici deve acquistare "a un prezzo calmierato solo l’energia prodotta da fonti rinnovabili, il cui prezzo è stato finora agganciato a quello del gas" per girarlo alle imprese energivore e aiutarle in questo momento molto complicato. Come scrive il Corriere, chiede aiuto anche Confimi Industria che ha chiesto al governo "prestiti garantiti dallo Stato per pagare le bollette" e la Fiom-Cgil che si possa aprire un tavolo per evitare che le aziende si blocchino e i lavoratori finiscano disoccupati. Ha detto la sua anche Di Maio, il quale auspuca un intervento del governo italiano a breve termine "ma sul lungo termine serve il tetto europeo al prezzo del gas. E su quello, ai tavoli internazionali più di Mario Draghi non credo ci possa essere qualcun altro in grado di ottenerlo".

Il prezzo italiano

I prezzi dei contratti tra le nostre aziende come Eni e i fornitori come Gazprom sono blindati, nessuno li conosce. L'Arera, analizzando i prezzi del secondo trimestre, ha portato alla luce che il prezzo medio pagato dalle aziende è stato di poco superiore rispetto a quello del 2021 e allineato a quello del mercato Ttf di Amsterdam. È lì che spesso avviene l'inghippo: per tutta la settimana esclusi i giorni del week-end, si assiste alla negoziazione dei prezzi di acquisto e di vendita del gas naturale. "Il prezzo che si forma sul mercato Ttf — spiega al Corriere Simona Benedettini, economista dell’energia —è un prezzo 'future', ossia esprime oggi quello che è il valore del gas naturale in un periodo futuro".

Infatti, sul Ttf si possono trovare contratti con scadenze molto lontane nel tempo: dal settembre 2022 fino a, tecnicamente, anche al dicembre 2027 che rimane senza prezzo perché nessun operatore è interessato a una data così lontana nel tempo.

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