Sono 770 e non solo 60 i miliardi di euro messi in discussione dalla sentenza della Corte costituzione tedesca, che ha bocciato un finanziamento fuori bilancio di interventi a favore del clima. L'aumento da 60 a 770 deriva dalla considerazione che esistono altri 29 fondi analoghi creati fuori bilancio nel corso di decenni dal governo di Berlino. Lo sostiene l'agenzia Bloomberg citando «persone che hanno familiarità con la questione» e «l'analisi iniziale» dell'esecutivo tedesco.
L'alta Corte con sede a Karlsruhe aveva stabilito che il reimpiego per la transizione climatica di 60 miliardi stanziati originariamente per affrontare la pandemia di Covid viola la «legge fondamentale», ossia la Costituzione tedesca. E quando i funzionari dell'amministrazione del cancelliere Olaf Scholz hanno iniziato ad analizzare le oltre 60 pagine di argomentazioni legali, hanno temuto che potrebbero dover essere sciolti o almeno modificati entro la fine dell'anno anche veicoli simili che forniscono finanziamenti per 770 miliardi di euro.
In agosto la Corte dei Conti federale tedesca aveva infatti elencato 29 fondi speciali al di fuori del bilancio annuale, che hanno accumulato 870 miliardi di euro. Ma un fondo da 100 miliardi destinato all'ammodernamento delle forze armate tedesche sarebbe al sicuro in quanto inserito nella Costituzione già nel corso del 2022. Il resto dei fondi sarebbe invece a rischio, hanno detto le fonti.
Christian Duerr, capogruppo parlamentare dei liberali (Fpd), partito di governo fiscalmente rigorista, ha ieri detto che la sentenza significa che il numero di fondi speciali deve essere drasticamente ridotto e che nel medio termine è necessaria una revisione del bilancio federale nel suo complesso. «Rafforza il freno al debito, crea chiarezza non solo per il bilancio federale ma anche per molti bilanci degli Stati regionali», ha detto Duerr.
Il riferimento è alle norma costituzionale del «freno all'indebitamento» la quale «stabilisce che i bilanci dei governi federali e regionali per principio devono essere in pareggio senza entrate da prestiti» come sintetizza il sito del ministero delle Finanze tedesco.
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