Goldman Sachs si aggiudica gli immobili Pirelli

da Milano

Passaggio finale per la lunga vicenda del fondo immobiliare Berenice che, con le banche d’affari impegnate a rilanciare colpo su colpo, ha finora rappresentato una delle storie più calde dell’estate finanziaria.
Pirelli Re Sgr ha scelto di interrompere la procedura per la cessione dei cinque immobili di Roma, cuore caldo della contesa. Pirelli Re Sgr ha raccomandato ai detentori delle quote del fondo di aderire all’offerta di Goldman Sachs, alleata con il gruppo Caltagirone. Nonostante «le prospettive future» non siano chiare nei programmi di Goldman Sachs, in una nota la Sgr riconosce che il prezzo offerto, che è pari a 913 euro per quota, implica un premio del 19,8% rispetto al Nav (il Net asset value, il patrimonio netto) al 30 giugno e del 10% rispetto all’ultimo rilancio dell’altro concorrente, Merrill Lynch.
Non è una resa della Sgr della Bicocca alle ragioni addotte da Goldman Sachs, che all’efficacia del suo ultimo rilancio aveva posto la condizione dell’interruzione dell’asta, di cui contestava radicalmente la validità. Nella società della Bicocca, che non fa un passo indietro sulla legittimità di avere indetto l’asta sul pacchetto immobiliare romano, ha piuttosto prevalso, fra le altre considerazioni, la constatazione che l’offerta di Goldman Sachs incorpora un incremento di oltre il 40% rispetto al primo corrispettivo indicato e, appunto, un aumento di circa un decimo in confronto all’ultimo rilancio di Merrill Lynch. E, così, Pirelli Re Sgr nella nota «valutando il rischio e il rendimento dell’operazione ritiene di raccomandare a tutti i quotisti di aderire all’offerta». Ma la medesima nota controbatte punto su punto le posizioni espresse da Zwinger, la società veicolo di Goldman Sachs. E evidenzia una prima contraddizione nel comportamento di quest’ultima: per esempio, la stessa Zwinger nel suo documento d’offerta «si era espressa in favore di una accelerazione del programma di dismissione». Inoltre, tornando sulla legittimità della propria asta, Pirelli Re Sgr afferma che «è un dato di fatto che in un fondo immobiliare a liquidazione il compito del gestore è quello di valorizzare il patrimonio e vendere i beni che lo compongono, scegliendo il momento e le modalità che rendono la vendita più efficiente». Questi due elementi, oltre al «giudizio negativo» sul diritto di prima offerta per il gruppo Caltagirone in assenza dell’indicazione di un corrispettivo economico per il fondo e «in violazione del principio di parità di trattamento tra quotisti», avevano portato ad avviare la procedura di vendita degli immobili, ora bloccata.


Peraltro, il board della società di gestione ha approvato i rendiconti di gestione al 30 giugno. Dal collocamento il fondo ha conseguito un rendimento medio annuo dell’8,4%, rispetto all’obiettivo del 4,75% prospettato allora.

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