La grande fuga all'estero: "Carta d'identità, bonifico e risparmi al sicuro"

Gli italiani iniziano a portare i propri risparmi all'estero. Di fatto in tanti cominciano a prendere informazioni oltre confine per sfuggire alla patrimoniale

La grande fuga all'estero: "Carta d'identità, bonifico e risparmi al sicuro"

Gli italiani iniziano a portare i propri risparmi all'estero. Di fatto in tanti cominciano a prendere informazioni oltre confine per mettere al sicuro le proprie risorse da "manine" invasive che possano portare ad una patrimoniale. In queste settimane così calde sul fronte dei rapporti tra Europa e Roma per la manovra presentata dal governo, tra i risparmiatori è scattato il "piano B": portare tutto all'estero. E come ha mostrato un reportage di Quarta Repbubblica, il talk show condotto da Nicola Porro su Rete Quattro (Clicca qui per guardare il video), una delle mete preferite per far espatriare i risparmi è l'Austria. Diversi italiani infatti, secondo quanto raccontano alcuni dipendenti che lavorano nelle filiali austriache, hanno chiesto informazioni per poter portare in territorio austriaco quello che tengono in banca in Italia. La spauracchio da evitare è quello della patrimoniale: "Lo Stato italiano non può obbligare una banca asutriaca a mettere le mani su un conto corrente. Potrebbe solo costringere la persona, ma non l'istituto bancario che si trova in territorio austriaco".

Ma la grande fuga all'estero non finisce qui. C'è anche la Svizzera tra le mete preferite dagli italiani. E come riporta Repubblica ci sono già diversi cittadini italiani che hanno preso tutte le informazioni necessarie per il trasferimento del denaro. "Non non vogliamo i soldi, deve traferirceli con un bonifico", fanno sapere da una delle banche che in Svizzera è impegnata su questo fronte. Di fatto per aprire un conto in Svizzera basta smplicemnte una carta di identità, la firma su qualche modulo, il codice fiscale e il bonifico dalla banca italiana che costa circa un euro e in due giorni il conto è già operativo. A fine annno comunque le banche svizzere dovranno comunicare l'estratto conto all'Italia.

"Ma nessuno da Roma potrà mai chiedermi di entrarci dentro trasformando magari i risparmi in Bot", spiega uno dei consulenti svizzeri. Da tre settimane va avanti una processione senza sosta. E le banche di Svizzera e Austria continuano a ripetere il solito ritornello: "Qui siete al riparo da qualsiasi tassa patrimoniale".

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