Se si cercano altre prove della sofferenza dell'economia tedesca che ha caratterizzato gli ultimi anni, certo si può guardare all'andamento del suo mercato immobiliare. Secondo l'ufficio federale di statistica di Wiesbaden, infatti, i prezzi di case e appartamenti nel Paese governato dal cancelliere Olaf Scholz hanno continuato la loro tendenza al ribasso nel primo trimestre del 2024, con le proprietà residenziali vendute in media il 5,7% in meno rispetto all'anno precedente. Si tratta del sesto trimestre consecutivo in cui i prezzi sono diminuiti sia nelle città che nelle regioni rurali. Certo hanno contribuito allo scenario gli elevati tassi d'interesse della Banca centrale europea, che pure il Paese tedesco ha sostenuto con il consueto trasporto anche a costo di indebolire la sua economia.
Ben diversa, invece, è la situazione del mattone italiano che invece tiene botta e certo non ha subito la debacle osservate nelle città tedesche. Secondo i dati preliminari divulgati ieri da Istat, infatti, nel primo trimestre 2024 l'indice dei prezzi delle abitazioni (Ipab) acquistate dalle famiglie, per fini abitativi o per investimento, diminuisce dello 0,1% rispetto al trimestre precedente e aumenta dell'1,7% nei confronti dello stesso periodo del 2023 (era +1,8% nel quarto trimestre 2023). L'aumento tendenziale dell'Ipab è da attribuire soprattutto ai prezzi delle abitazioni nuove che crescono del 5,4% (in decelerazione rispetto al +8,8% del trimestre precedente) e in misura minore ai prezzi delle abitazioni esistenti che salgono dello 0,8% (in accelerazione). È l'immagine di un mercato che, nonostante risenta degli effetti nefasti dei tassi con volumi di compravendita in flessione del 7,2% sul primo trimestre del 2023, tiene botta ed è probabilmente di un'economia italiana che - anche quest'anno - crescerà di più di quella tedesca così come lo ha fatto nei tre anni precedenti.
Non è da dimenticare, poi, che in un Paese - come lo è l'Italia - dove il 77% della popolazione vive in case di proprietà (fonte Confedilizia) è certamente positivo se il patrimonio immobiliare riesce mantenere il suo valore.
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