Nell'ultimo Consiglio dei ministri non sono stati sciolti i nodi sul decreto famiglia e sul Sicurezza bis ma è arrivata una conferma. Pasquale Tridico, pupillo di Luigi Di Maio, è stato nominato ufficialmente presidente dell'Inps.
Manca, invece, la nomina del consiglio di amministrazione, prevista dal decreto di quota 100 e, come spiega La Verità, al momento Tridico ricoprirà il ruolo di commissario. Praticamente sarà un 'uomo solo al comando' (esattamente come il suo predecessore Tito Boeri) e ha già dato un imprinting chiaro all'Istituto di Previdenza. Marcatamente pentastellato per quanto riguarda le materia come il lavoto e l'assistenza. "Sono favorevole al salario minimo integrato con la contrattazione collettiva", ha detto Tridico lo scorso 8 maggio in commissione Lavoro al Senato, snocciolando alcune cifre a suo favore: "Il 22% dei lavoratori si trova sotto la soglia dei 9 euro l' ora e l' 11% è sotto i 7 euro".
Nell'ultima conferenza dei direttori dell'Inps, poi, il neopresidente ha annunciato la creazione di una nuova struttura: la Direzione centrale per la Povertà che, scrive La Verità, dovrà trovare un equilibrio tra il reddito di cittadinanza, le pensioni di cittadinanza e il salario minimo. In pratica l'Inps si occuperà sempre meno di pensioni e sempre più di politiche assistenzialiste.
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