Timidi segnali di miglioramento sul fronte del lavoro. L'Istat rivela che nel 2015 è aumentata l’occupazione, per il secondo anno consecutivo, e, per la prima volta in sette anni, è calata la disoccupazione. In particolare, comunica l’Istat nel Flash sul mercato del lavoro, l’occupazione è cresciuta di 186 mila unità, lo 0,8% in più e a ritmi più sostenuti rispetto al 2014, portando il tasso di occupazione al 56,3% (+0,6 punti). La stima dei disoccupati "diminuisce in misura significativa" di 203 mila unità, pari al 6,3% in meno rispetto all’anno precedente, soprattutto nella seconda metà dell’anno, con una flessione del tasso di disoccupazione di 0,8 punti (dal 12,7% del 2014 all’11,9 del 2015). Si riduce il numero di coloro che cercano lavoro da almeno 12 mesi, la cui incidenza passa dal 60,7 al 58,1%.
Al netto degli effetti stagionali l’occupazione è pari a 22 milioni 583 mila persone, stabile rispetto al trimestre precedente, dopo la crescita nel secondo (+0,4%) e nel terzo trimestre (+0,7%). Il tasso di occupazione sale di 0,1 punti, soprattutto per la crescita dei 50-64enni (+0,4 punti). La stabilità congiunturale degli occupati è sintesi dell’incremento dei dipendenti a tempo indeterminato (+0,7%, 99 mila) e della diminuzione dei dipendenti a termine (-1,8%, -43 mila) e degli indipendenti (-0,9%, -48 mila). A livello territoriale, all’aumento registrato nel Nord (+0,4%) e nel Centro (+0,3%) si contrappone la riduzione nel Mezzogiorno (-0,9%).
Il tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni) nella media del 2015 è sceso al 40,3% (-2,4 punti percentuali) registrando la prima diminuzione annua dal 2007.
Per la fascia tra i 25 e i 34 anni il tasso è al 17,8% (-0,8 punti sul 2014). Nel quarto trimestre scende al 40% (-3,3 punti sullo stesso periodo del 2014). Nella fascia tra i 25 e i 34 anni è, nel quarto trimestre, al 17,6% (-due punti percentuali sullo stesso periodo 2014).
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