Italia in vetrina a Milano. E al Salone tornano i russi

Il legno-arredo supera anche le barriere dei conflitti. Per il capoluogo lombardo un indotto da 223 milioni

Italia in vetrina a Milano. E al Salone tornano i russi

Si apre oggi a FieraMilano la 61sima edizione del salone del Mobile che sarà inaugurata dal premier Giorgia Meloni, dal ministro del Turismo Daniela Santanché, dal governatore Attilio Fontana e dal sindaco di Milano Beppe Sala.

Per sei giorni i padiglioni di Rho Pero ospiteranno oltre 2mila espositori dei quali oltre un terzo (34%) saranno rappresentati da aziende estere. L'edizione 2023 segna anche il ritorno di visitatori e buyer cinesi che costituiranno la seconda nazionalità maggiormente presente dopo i padroni di casa italiani. Chiudono il podio gli Stati Uniti, seguiti da Germania, Brasile e Corea. Da segnalare anche la presenza di visitatori e buyer dalla Russia, (in 19sima posizione), un chiaro segnale che il concept design riesce a superare anche le barriere imposte dalla guerra. Il 2023 si preannuncia come un anno record per il Salone con oltre 327mila presenze contro le 262mila dell'anno scorso. Secondo l'Ufficio studi di Confcommercio, la ricaduta economica sul capoluogo lombardo è stimabile in 223 milioni di euro, con un incremento del 37% sullo scorso anno. La vendita dei biglietti dovrebbe segnare +25% sul 2022.

Il Salone del Mobile costituisce anche un'occasione per misurare lo stato di salute del comparto legno arredo, uno dei motori dell'export italiano. Il settore ha chiuso il 2022 con una crescita del fatturato del 12,6% rispetto al 2021, sostenuta, appunto, dalle esportazioni. «Nel complesso - ha spiegato Claudio Feltrin presidente di Federlegnoarredo - guardiamo al 2023 come all'anno dell'assestamento e potrebbe essere realistico pensare a una chiusura d'anno per l'arredo a +5%, trainato soprattutto dall'export». Confartigianato ha invece messo in evidenza che in Lombardia operano 8mila imprese del legno arredo delle quali circa tre quarti (74%) a elevata vocazione artigiana. Le esportazioni delle 5 province lombarde vocate al mobile (Monza-Brianza, Como, Milano, Brescia e Bergamo) valgono il sesto posto nella classifica europea e al quarto per dinamismo delle vendite estere nel 2021- 2022 (+18,6%), superiore al +11,8% del resto d'Italia. Ma anche da questo settore arriva l'allarme per la difficoltà di reperire manodopera. Tra le figure più ricercate e introvabili: tappezzieri e materassai (91,2% ), meccanici e montatori di macchinari industriali e assimilati (80%) e installatori di infissi e serramenti (75%).

Ma come sarà l'edizione 2023? «Sarà un Salone ricco di novità, aperto a contaminazioni. Design e arredamento si nutrono di scienza, ricerca tecnologica, arte, fotografia, comunicazione digitale, editoria e tanto altro. Il nuovo format della manifestazione mostrerà questa relazione proponendo una nuova profondità di orizzonte», ha dichiarato Maria Porro, presidente del Salone del Mobile. Grande protagonista sarà la biennale della Luce, con i suoi 1.148 espositori di cui il 32% esteri.

FieraMilano in questi giorni ospiterà anche il Salone Internazionale del Mobile, il Salone Internazionale del Complemento d'Arredo e «Workplace3.0» che analizza le tendenze dell'ufficio del futuro. Da segnalare anche «S.Project» dedicato all'architettura d'interni e il «SaloneSatellite» che ospiterà 550 designer di 28 scuole e università internazionali.

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