Solo ieri Angela Merkel ha visitato lo stabilimento di Maranello, fiore all'occhiello di Fiat Chrysler. Ma oggi proprio dalla Germania arriva un'accusa che rischia di far scattare un nuovo dieselgate, simile a quello che ha travolto Volkswagen.
Al centro di una lettera inviata alla Commissione europea è proprio Fca, che - secondo il ministero dei Trasporti tedesco - adotterebbe un dispositivo illegale per il controllo delle emissioni inquinanti sui motori diesel. Secondo alcuni test condotti dall’agenzia federale dell’automobile, Kba, su quattro modelli Fca infatti, i sistemi di filtro delle emissioni inquinanti si disattivano dopo 22 minuti, due minuti dopo la durata standard dei test di controllo anti-inquinamento. Oltre quel periodo i livelli di ossido di azoto immessi nell’atmosfera sarebbero fra le 9 e le 15 volte superiori a quelli consentiti. Per la Kba questo "fornisce la prova che vengono utilizzati dispositivi vietati". I modelli Fca incriminati sono Fiat 500x, Jeep Renegade e Fiat Doblò.
Il ministero dei Trasporti tedesco, già nel mese di maggio, aveva evidenziato delle irregolarità da parte di Fca e altre case nel quadro della commissione d’inchiesta nata dallo scandalo dieselgate della Volkswagen.
Adesso il governo ha deciso di muoversi inviando una lettera alla Commissione europea sollevando nuovamente la questione. Per quanto riguarda l’Italia, il ministro Graziano Delrio aveva già risposto nei mesi scorsi sottolineando come le indagini non avessero evidenziato alcuna anomalia. La parola passa ora a Bruxelles.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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