Una revisione al rialzo quella che l'Istat ha applicato alle stime del Prodotto interno lordo per quest'anno. L'attesa è di uno 0,7% in termine reali, che migliorerà poi nel 2016, raggiungendo l'1,2% e l'anno successivo ancora, arrivando all'1,3%.
Per l'anno in corso si parla di un rialzo che vale 0,2 punti percentuali rispetto a quanto era stato comunicato a novembre. Le nuove previsioni incorporano le misure del Def.
L'aumento del Pil, sottolinea l'Istat, "chiuderà la fase recessiva del triennio precedente". Resta comunque da considerare che la ripresa economica italiana è inferiore alla media dell'area euro.
Una crescita è prevista anche per l'occupazione, che prenderà lo 0,6% in termini di unità di lavoro durante il 2015, mentre il tasso di disoccupazione si ridurrà moderatamente, attestandosi intorno al 12,5%.
Scenderà poi al 12% nei dodici mesi successivi, con un aumento dello 0,9% delle unità di lavoro.L'evoluzione prevista per questi due anni continuerà poi anche nel 2017. Il tasso scenderà all'11,4% e le unità di lavoro cresceranno dell'1,0%.
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