La "super-arma" del Fisco ora rischia di incepparsi

Le misure volute dal governo giallorosso per contrastare l'evasione fiscale rappresentano un rischio per la privacy degli italiani

La "super-arma" del Fisco ora rischia di incepparsi

I dettagliati controlli sulle fatture elettroniche da parte dell'Agenzia delle entrate violano la privacy dei cittadini italiani.

Il governo giallorosso, nel tentativo di voler contrastare l'evasione fiscale in ogni modo e a tutti i costi, ha tirato troppo la corda. Il decreto fiscale aveva infatti dato via libera alle autorità per poter accedere a tutte le informazioni contenute nelle e-fatture, anche quelle fiscalmente irrilevanti. Ebbene, secondo quanto riportato da Il Messaggero, è in arrivo una modifica sostanziale.

Il motivo è semplice: il Garante della privacy si è accorto che una misura del genere avrebbe contrastato apertamente il "principio di proporzionalità dei dati". In altre parole, le autorità fiscali avrebbero maneggiato, tra le altre, anche informazioni non rilevanti ai fini delle loro indagini, e superato così i limiti sensibili demarcati da apposite linee rosse. Il direttore dell'Agenzia delle entrate, Angonio Maggiore, ha dichiarato che verrà presto avviato un tavolo di confronto con l'Authority "per definire misure di garanzia" a tutela dei diritti degli interessati. Misure che saranno adottate insieme alla Guardia di finanza.

Privacy a rischio

Il rischio di violare la privacy dei cittadini è enorme, tanto che, in una memoria trasmessa alla commissione finanze, il Garante ha sottolineato come ogni anno vengano emesse 2,1 miliardi di fatture elettroniche contenenti dati sensibili. Dati non solo di natura fiscale ma che fanno luce anche sui rapporti tra cedente e concessionario. In ogni caso, i rischi raddoppiano se consideriamo il fatto che i dati raccolti potranno essere utilizzati per un periodo di otto anni, anche per effettuare indagini extratributarie.

A questo punto la strada che potrebbe essere percorsa è quella che porta dritta all'oscuramento di alcuni dati, in particolare quelli che svelerebbero lo stato di salute dei contribuenti, le loro abitudini di consumo e gli ipotetici procedimenti penali a loro carico. Il ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri, è d'accordo nel modificare il decreto fiscale ma in nessun caso dovranno essere messi a repentaglio i 3 miliardi di gettito che l'esecutivo conta di recuperare dalla lotta all'evasione fiscale e al sommerso.

Il tempo stringe e il governo rischia adesso di finire strozzato da un nodo difficile da sciogliere.

Già, perché oltre ai controlli sulle fatture elettroniche sono finite nel mirino del Garante anche altre misure di lotta all'evasione fiscale, ovvero uno degli obiettivi più importanti della manovra giallorossa: la lotteria degli scontrini e l'evasometro.

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