Tim sorprende con risultati finanziari migliori delle attese. E chiude la partita con Dazn, con un forte sconto in cambio della rinuncia all'esclusiva.
Nei numeri semestrali si vede un rialzo delle stime sulla redditività a fine anno. Per l'ad Pietro Labriola la soddisfazione che dietro i ricavi sostanzialmente stabili nel semestre a 7 miliardi e l'ebitda organico di gruppo pari a 3 miliardi c'è la sua strategia del «value for volume», puntare sul valore e non sulla quantità, più il lavoro di contenimento dei costi. La Borsa reagisce con un +3,8% del titolo a 0,22 euro. Nel secondo trimestre «è proseguita l'azione di stabilizzazione e di rilancio del business domestico, l'accelerazione dello sviluppo di Tim Brasil in seguito all'acquisto degli asset mobili di Oi», ricorda il cda. Ma soprattutto, in Italia, «nel corso del trimestre è proseguito il contenimento dei costi che ha portato una riduzione complessiva nel semestre di circa 200 milioni, il 70% circa del target fissato per il 2022. Un lavoro che prosegue perché i manager hanno identificato altre efficienze, razionalizzando gli investimenti, alzando a 1,5 miliardi da 960 milioni entro il 2024 l'obiettivo di taglio dei costi.
Il «rosso» di 279 con cui si è chiuso il trimestre (- 360 il semestre) non preoccupa: sono gli effetti delle spese non ricorrenti per l'acquisizione di Oi, mentre, dopo tanti profit warning, ora Labriola può vedere più rosa e aspettarsi una discesa «solo» a una cifra dell'ebitda. E apre una finestra sulla Tim che sarà dando una prima fotografia dei risultati di Tim Enterprise, la società che si occuperà di grandi imprese e pubblica amministrazione: «I ricavi da servizi sono in aumento di circa il 9% annuo grazie alla crescita del business Cloud (+62%)».
Il cda ha anche fatto il punto sui dossier aperti. Sul tavolo il tema delle nomine dopo lìuscita di Stefano Siragusa, deputy general manager e capo della rete. E soprattutto la revisione dell'accordo con Dazn.
Secondo indiscrezioni manca solo la firma di un accordo che porterebbe la Serie A a essere visibile non più solo su Timvision. Il superamento dell'esclusiva originariamente pattuita consentirebbe alla app Dazn di essere fruita attraverso altri set top box e non solo quello di Tim. Per concludere la partita servirà anche l'accordo con Sky, che punta a riavere la app Dazn su piattaforma Sky. L'intesa fra Dazn e Sky dovrebbe portare anche Dazn su canali all'interno della piattaforma Sky.
Quanto all'accordo fra Tim e Dazn, il tutto si tradurrà in uno sconto rispetto alla cifra (340 più altre fee per arrivare a 410 milioni l'anno) che, anche se non confermata, dovrebbe attestarsi sui 90-100 milioni con la perdita dell'esclusiva.Prosegue infine la lunga discussione con Cdp sull'integrazione della rete di Tim con Open Fiber con l'obiettivo di arrivare a una quadra entro il 31 ottobre.
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