Sempre più salda la presa degli azionisti italiani sul capitale di Mps. Secondo quanto emerge dagli aggiornamenti della Consob sulle partecipazioni rilevanti, Delfin - la holding della famiglia Del Vecchio guidata da Francesco Milleri (in foto) - è salita al 9,78% del capitale di Rocca Salimbeni. Prima di ieri, era nota una partecipazione del 3,5% maturata in occasione della vendita da parte del ministero dell'Economia del 15% dell'istituto senese avvenuta il 13 novembre scorso. Ora, dopo che il Tesoro è sceso all'11,7%, Delfin si piazza come secondo socio più rilevante nella banca guidata dall'amministratore delegato Luigi Lovaglio e presieduta da Nicola Maione. Il blitz - secondo quanto si legge nel sito della Consob - risale al 27 dicembre, quando la holding ha rilevato le nuove azioni del Monte «nell'ambito di una complessiva operazione di share forward e collar share forward», ovvero strumenti derivati che sostanzialmente permettono a due parti di scambiarsi un'azione a una data futura bloccandone il prezzo. La holding dei Del Vecchio non ha commentato il suo rafforzamento nel capitale di Mps, ma è in ogni caso tutto da incasellare nell'operazione iniziata a fianco dell'imprenditore capitolino Francesco Gaetano Caltagirone che ha anch'esso nei mesi scorsi arrotondato oltre il 5% la sua partecipazione (dal 3,5% iniziale). A completare lo scudo italiano la quota del 5% di Banco Bpm e il 4% nel forziere di Anima, società del risparmio gestito su cui la banca guidata da Giuseppe Castagna ha lanciato un'offerta pubblica d'acquisto. Il totale, quindi, è di una partecipazione totale del 23,8%. Un piccolo giallo - sempre facendo riferimento al sito di Consob - la quota del 6,39% in strumenti finanziari in mano al gruppo bancario francese Bpce, attraverso la controllata Natixis (che è peraltro impegnata in una trattativa con Generali per un matrimonio nel risparmio gestito). La quota è rappresentata per il 6,271% da posizioni lunghe con regolamento fisico, cioè in azioni, per lo 0,012% da posizioni lunghe con regolamento in contanti e per lo 0,114% da diritti di voto riferibili in azioni.
La sua costituzione è datata 6 gennaio 2025 e potrebbe essere stata creata in appoggio all'ascesa di Delfin nel capitale di Mps. In precedenza il gruppo francese è risultato per un solo giorno, il 30 dicembre, titolare del 5,8% del capitale di Siena, quota acquistata e quasi interamente ceduta in giornata.
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