Brutte notizie per chi deve pagare un mutuo: i tassi di interesse a maggio 2012 sono cresciuti del 103% in un anno, attestandosi al 4,12%. Un aumento che porta gli italiani a spendere quasi un terzo del proprio reddito (30,9%) per pagare le rate. Secondo Confartigianato, infatti, il tasso è sceso fino al 2,51% a giugno 2010, per poi tornare a crescere raggiungendo livelli record negli ultimi due anni. In Italia a fine 2011 erano stati accesi mutui per complessivamente circa 318 milioni di euro, l'80,7% dei quali al Centro Nord e il resto a Sud.
Eppure il settore dell'edilizia è tutt'altro che florido: le compravendite crollano del 17,8% e circa 97800 (-5,1% lavoratori del ramo hanno perso il lavoro. E non finisce qui. In un anno, tra giugno 2011 e giugno 2012, le imprese di costruzioni sono diminuite del 1,36%, attestandosi a 899.602. E in particolare a subire la crisi sono le imprese artigiane, vero motore del settore (rappresentano oltre il 64% del totale), scese a 577.588 (-1,17%).
A rincarare la dose ci si mettono le associazioni dei consumatori. Secondo Adusbef e Federconsumatori, infatti, tra Imu e rincari vari gli italiani spenderanno in media 2300 euro in più rispetto all'anno scorso. Il tasso di inflazione reale si aggirerà infatti attorno al 5,5-6%. Pesa soprattutto l'aumento del costo del trasporto pubblico locale, che tra treni e bus registra un +30% in un anno (circa 48 euro rispetto al 2011).
Anche luce (+21%, pari a 110 euro), gas (+11%, pari a 113 euro) e tarsu (+11%, pari a 63 euro) si fanno sentire. A questo va aggiunto l'incremento nei prezzi degli alimentari (+392 euro in 12 mesi) e dei carburanti (+276 euro).- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.