Attenti al mutuo: cosa accadrà adesso

Ad avere un peso enorme è, senza ombra di dubbio, l’inflazione

Attenti al mutuo: cosa accadrà adesso

Non sono incoraggianti le novità sui tassi fissi per tutti coloro che hanno intenzione di richiedere un mutuo. Come riporta il Corriere della Sera, a causa dell’inflazione, gli utenti saranno costretti a pagare di più per ottenere un finanziamento necessario all’acquisto di un’abitazione. I dati sono forniti dalla European Mortgage Federation e confermano che la crescita dei tassi fissi sui mutui in Italia è superiore a tutte le altre nazioni d’Europa. Quest’anno, si è registrata una media dell’1,42% nel Bel Paese, rispetto alla media dell’1,30% del resto dell’Unione europea. Ma quali sono le ragioni di questa disuguaglianza? Ecco una guida sintetica per analizzare i motivi principali che creano problemi ai cittadini italiani.

L’inflazione

Ad avere un peso enorme è, senza ombra di dubbio, l’inflazione, che provoca l’incremento dei tassi fissi sui mutui. A novembre, come evidenzia Eurostat, si è assestata al 4,9%, contro il 4,1% di ottobre e si prevedono aumenti fino al 2022. La ricaduta sui tassi dei mutui è rilevante e non lascia ben sperare per l’immediato futuro.

Gli effetti dello spread

Un altro elemento determinante per la crescita dei tassi fissi riguarda i cosiddetti indici Eurirs, ossia il tasso interbancario che cambia tutti i giorni feriali della settimana. Il suo valore è pari alla media delle quotazioni applicate ai contratti swap da parte delle principali banche che operano nell'Unione europea. Il tasso di interesse finale si calcola sommando lo spread all’indice Eurirs corrispondente alla durata del mutuo. Anche questo dato è cresciuto, a danno degli utenti.

La crisi delle surroghe

Il 2021 è stato contrassegnato anche dalla crisi delle surroghe. La surroga ha la funzione di trasferire il mutuo in un'altra banca che offre un tasso di interessi e delle condizioni più vantaggiose. Questa operazione non prevede alcun costo e la vecchia banca non può opporsi alla richiesta di surrogazione da parte del debitore. Il divario tra la surroga e l’acquisto sui mutui a tasso fisso ha raggiunto i 42 punti base a novembre 2021.

Se si fa riferimento ai mutui a tasso variabile, invece, il differenziale ha sfiorato il suo massimo a ottobre, con 19 punti base. Tassi così alti rallentano ovviamente la domanda e rendono la surroga meno indicata.

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