La Grecia torna a tremare. Il Fondo monetario potrebbe, infatti, non partecipare al terzo piano di salvataggio. In un documento rivelato dal Financial Times, si accusa Atene di non soddisfare i requisiti necessari al via libera agli aiuti. Nel mirino dell'istituto di Washington l'alto livello del debito e la lentezza nell’attuazione delle riforme.
In questi giorni il Fmi siede al tavolo delle discussioni politiche con la Troika per verificare se il nuovo piano sia coerente con le intenzioni e il mandato del Fondo stesso. Ma, secondo il documento in possesso del Financial Times, gli uomini inviati da Washington "non possono raggiungere accordi in questa fase", ma solo decidere se partecipare a quella successiva dopo che "la Grecia avrà approvato un ampio pacchetto di riforme" e avrà raggiunto un accordo con i creditori su un alleggerimento del fardello del debito. È questo infatti il punto che ancora divide le due sponde dell’Atlantico con l'Europa che al momento non intende spingersi oltre una promessa di riscadenziamento a fronte di impegni concreti e il Fmi che insiste invece per una ristrutturazione tout court. Fonti Ue assicurano che Christine Lagarde voglia partecipare al piano. Anche se è noto che il direttore generale del Fmi debba gestire posizioni, interessi e sensibilità diversi tra i membri dell’organizzazione, con gran parte dei Paesi non europei riottosi a correre in salvataggio di Atene senza interventi significativi.
Secondo le minute della riunione del board diversi Stati, tra i quali Canada e Brasile, hanno sottolineato "l'importanza di proteggere la reputazione del Fondo", mentre il rappresentate tedesco ha detto che "avrebbe preferito che il Fondo si fosse mosso in parallelo" rispetto al resto della Troika. Che il Fondo non possa partecipare al nuovo piano sarebbe cosa già nota all’ex ministro delle Finanze Yanis Varoufakis. "In base alle sue regole - ha detto l’economista - il Fondo non può partecipare a nessun nuovo salvataggio.
Intendo dire, che loro hanno già violato le regole due volte, ma non credo che lo rifaranno una terza volta". E ha accusaato il ministro dell'Economia tedesco Wolfgang Schäuble e il Fondo di aver un interesse in comune: "Che questo accordo non vada avanti".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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