Quasi 3,7 miliardi in più di tasse e 340mila accessi in meno al regime forfettario. È il futuro che attende, nel prossimo triennio, le partite Iva. È pronta, infatti, l'operazione svuota tutto sui forfettari.
Sarebbe questo, secondo quanto emerge dalla relazione tecnica, il risultato dell'articolo 88 del disegno di legge di Bilancio 2020, che intende abrogare il super-forfait, cioè la sostitutiva al 20% per imprese e professionisti che ricavano tra i 65mila e i 100mila euro. Dall'altrò, però, la norma renderebbe più complesso, come ricorda Italiaoggi, l'accesso nel regime forfettario, previsto entro i 65mila euro.
Grazie al super-forfait, l'imposizione per le partite iva tra i 65 e i 100mila avrebbe potuto ridursi di oltre due miliardi di euro, fino al 2021 e di circa 700 milioni di euro all'anno. Il regime avrebbe potuto essere applicato dal prossimo gennaio, ma non vedrà mai la luce, essendo stato eliminato nel decreto di Bilacio. Non solo. Sarà anche più difficile poter usufruire del regime forfettario, per via di nuove cause ostative reintrodotte.
Vengono infatti rimesse in auge due delle tre cause ostative, che erano state eliminate durante la scorsa legislatura. Si tratta del limite alle spese sostenibili "in forza lavoro" e del divieto di accumuli tra i redditi ricavati dalla partita Iva e quelli dal lavoro dipendente superiori a 30mila euro.
In questo modo, saranno fuori dal regime agevolato quasi il 25% dei forfettati attuali: dagli attuali 1,4 milioni, i soggetti con patita Iva a regime forfettario potranno scendere a poco più di un milione. I restanti 300mila rimarranno esclusi dalle agevolazioni e dovranno tornare alla tassazione ordinaria, arrivando a pagare complessivamente circa 345milioni di euro di tasse in più all'anno.
Oltre ai soldi derivati dalle restrizioni del forfettario, lo Stato dovrebbe ricavare ulteriore denaro dall'introduzione di altre due misure: il premio in caso dell'uso di fattura elettrinica e l'ampliamento del della rilevanza dei redditi a forfait per il riconoscimento di detrazioni Irpef.
Si stima, infatti, che almeno 358mila forfettari sceglieranno la fattura elettronica, che aumenterà il gettito di oltre 300 milioni in
un triennio. L'ampliamento della rilevanza del reddito porterà invece nelle casse dello Stato circa 220 milioni di euro nel triennio 2020-2022. Ne risulta, così, un triennio di salasso per le partite Iva.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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