Mediaset ha rinunciato il ricorso d'urgenza contro Vivendi e che chiedeva il sequestro del 3,5% di azioni del gruppo francese, quelle cioè coinvolte nell'accordo dell'8 aprile mai implementato.
L'azienda di Cologno Monzese ritiene infatti che non sia "più sussistente il pericolo che i propri diritti contrattuali risultino pregiudicati dalla fisiologica durata del giudizio di merito le cui domande restano integralmente confermate".
Mediaset aveva chiesto d’urgenza un sequestro cautelare da parte del Tribunale di Milano. Un'udienza in merito era stata fissata per il 23 novemrbe, ma ora la società si dice "rassicurata dalla documentazione depositata in cancelleria da Vivendi che si è costituita in giudizio" in quanto "viene dimostrata l’ampia capienza della azioni proprie in portafoglio della società per periodi di tempo compatibili con la durata prevedibile della causa di merito".
14.608px;">Prosegue però la causa di merito contro Vivendi, quella cioè che riguarda l'esecuzione del contratto di vendita di Premium e di scambio azionario e la cui prima udienza è fissata a marzo.
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