Pace fiscale, cosa prevede il contratto Lega-M5S

Tra M5S e Lega è braccio di ferro sulla "pace fiscale". Ecco cosa prevede il contratto di governo siglato a maggio scorso

Il contratto di governo firmato da Lega e M5s
Il contratto di governo firmato da Lega e M5s

Sulla cosiddetta pace fiscale voluta dalla Lega e da sempre maldigerita dai Cinque Stelle che non vogliono si parli di una forma di condono restano alte le tensioni nel governo, oggi alle prese con il dl Fisco che dovrebbe essere approvato in serata dal Consiglio dei ministri.

Matteo Salvini questa mattina è stato chiaro: "Lo dico ai amici dei M5s: saldo e stralcio le cartelle di Equitalia per chi ha fatto la dichiarazione dei redditi ma non è riuscito a pagare tutto, è nel contratto di governo. Quello per me vale", ha ribadito questa mattina.

Il "contratto di governo" stilato prima di formare l'esecutivo per mettere nero su bianco i temi da affrontare parla di Fisco nel capitolo 11. E recita: "È opportuno instaurare una pace fiscale con i contribuenti per rimuovere lo squilibrio economico delle obbligazioni assunte e favorire l'estinzione del debito mediante un saldo e stralcio dell'importo dovuto, in tutte quelle situazioni eccezionali e involontarie di dimostrata difficoltà economica".

Escludendo "ogni finalità condonistica" poi, il contratto sottoline come una misura simile possa "diventare un efficace aiuto ai cittadini in difficoltà ed i primi passi verso una riscossione amica dei contribuenti".

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