Mancano pochi giorni a dicembre e, come ogni anno, oltre alla classica erogazione della pensioni è tempo di pensare alla tredicesima. A chi spetta? Quali sono i requisiti per ottenere il pagamento Inps? Quando sarà erogato?
I requisiti della tredicesima
Capitolo tredicesima. Questo bonus, introdotto dalla legge di Bilancio del 2001 e rivalutato ogni anno dall'Istat, spetta ai titolari di pensione indiretta o di pensione di reversibilità. La suddetta maggiorazione mensile dipenderà dall'importo della pensione e riguarderà tutti coloro che percepiscono l'assegno minimo.
Calcolatrice alla mano, la tredicesima ammonterà a 154,94 euro per chi percepisce fino a un massimo di 6.695,91 euro. Qualora il pensionato avesse anche altri redditi il tetto massimo ammonterà invece a 10.043,87 euro, o 20.087,73 a fronte anche del reddito del coniuge.
Il pagamento (scaglionato) delle pensioni
Anche nel prossimo mese andrà avanti il pagamento scaglionato degli assegni previdenziali da parte di Poste Italiane. A partire dallo scorso aprile, onde evitare assembramenti presso gli uffici postali, è stato deciso di non erogare le pensioni in una sola data. C'è un ordine da rispettare, che garantisce la precedenza a tutti coloro che sono titolari di un Libretto di Risparmio, un Conto BancoPosta o di una Postepay Evolution. Semaforo verde anche per i titolari di carta Postamat, Carta Libretto o Postepay Evolution. Costoro potranno prelevare i loro assegni dagli ATM Postamat dalla mattina del 25 novembre.
Poste Italiane ha invece predisposto il seguente calendario per garantire, sempre dal 25 novembre, il ritiro degli assegni direttamente agli sportelli degli uffici. I cognomi dalla A alla B avranno il via libera mercoledì 25 novembre; dalla C alla D giovedì 26 novembre; dalla E alla K venerdì 27 novembre; dalla L alla O sabato 28 novembre; dalla P alla R lunedì 30 novembre; dalla S alla Z martedì 1 dicembre.
L'ultima beffa
Sempre in relazione alle pensioni, ha sottolineato il sito quifinanza.it, tiene banco la polemica sollevata dallo Spi-Cgil dopo la visione della bozza della prossima Legge di bilancio. "Si profila l’ennesima beffa per i pensionati italiani con il prolungamento del blocco della rivalutazione degli assegni", ha denunciato il sindacato.
Nel mirino del sindacato dei pensionati c'è l'articolo 61, il quale prevede lo slittamento al 2023 del sistema di
rivalutazione in atto prima dei vari blocchi predisposti dal 2011 in poi. Il meccanismo avrebbe dovuto essere ripristinato dal primo gennaio 2022, e avrebbe altresì garantito un maggiore recupero del potere di acquisto delle pensioni.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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