Per garantire il rispetto delle norme messe in campo per contrastare il diffondersi dell’epidemia di coronavirus anche le pensioni di dicembre saranno pagate in posta in anticipato.
Come riporta Pensionipertutti, il capo del Dipartimento della Protezione Civile, Angelo Borrelli, ha già firmato un ordinanza, la numero 708, per anticipare i termini di pagamento delle prestazioni previdenziali. Nel provvedimento si spiega che "allo scopo di consentire a Poste Italiane S.p.A. la gestione dell’accesso ai propri sportelli dei titolari del diritto alla riscossione delle predette prestazioni, in modalità compatibili con le disposizioni in vigore adottate allo scopo di contenere e gestire l’emergenza epidemiologica da COVID-19, salvaguardando i diritti dei titolari delle prestazioni medesime, il pagamento dei trattamenti pensionistici, degli assegni, delle pensioni e delle indennità di accompagnamento erogate agli invalidi civili".
Il documento indica anche che Poste Italiane S.p.A. adotterà tutte le misure necessarie per garantire un servizio in massima sicurezza per tutti i soggetti titolari del diritto alla riscossione delle prestazioni. Tra le misure previste vi sarà quello della programmazione dell’accesso agli sportelli dei predetti soggetti nell’arco dei giorni lavorativi precedenti al mese di competenza delle prestazioni medesime. Il calendario seguirà l’ordine alfabetico del cognome: si partirà mercoledì 25 novembre con le lettere "A" e "B".
L’anticipo riguarda coloro che ritirano l’assegno presso gli uffici postali. Discorso diverso, invece, per i titolari di Libretto di Risparmio, Conto BancoPosta e Postepay Evolution che godranno dell’accredito direttamente il 25 novembre.
In considerazione dell’emergenza sanitaria anche per dicembre, così come accaduto per i mesi passati, resta valido l’accordo siglato tra Poste Italiane e Arma dei carabinieri che prevede la possibilità per i cittadini di età pari o superiore ai 75 anni di ricevere la pensione a domicilio grazie alla consegna da parte dei militari.
Ma dicembre è anche il mese della "tredicesima" per tutti coloro che percepiscono l’assegno minimo rivalutato dall’Istat annualmente. Il bonus sarà pari a 154,94 euro per chi percepisce attualmente l’assegno minimo che non supera i 6.596,46 euro. Chi gode di una pensione compresa tra i 6.596,46 euro e i 6.751,40 euro avrà un aumento fino a raggiungere la soglia dei 6751,40.
La tredicesima, però, non sarà valida per quanti hanno già utilizzato l’ape sociale, per i titolari di pensione sociale, di assegni di esodo, di trattamenti di invalidità civile, di rendita facoltativa di inabilità, isopensione o di pensione a favore delle casalinghe.
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