Pensioni, l'Europa: "L'Italia decida le compensazioni"

Il governo prova a trovare una soluzione dopo la sentenza della Corte Costituzionale che ha dichiarato illegittima la mancata rivalutazione delle pensioni negli anni 2012-2013

Pensioni, l'Europa: "L'Italia decida le compensazioni"

Allerta massima sulle pensioni. Il governo prova a trovare una soluzione dopo la sentenza della Corte Costituzionale che ha dichiarato illegittima la mancata rivalutazione delle pensioni negli anni 2012-2013. La partita però non è solo italiana. Si gioca anche in Europa. L'Ue infatti ha già fatto sapere che le minori risorse necessarie per rimborsare i pensionati e incrementare in via definitiva i loro trattamenti dovranno essere compensate con altre voci di importo equivalente, in modo da mantenere gli impegni presi dal Paese."Le autorità italiane stanno valutando la situazione dopo la sentenza della Corte costituzionale (sulle pensioni) che sicuramente avrà un impatto sulle finanze pubbliche", ha affermato il commissario agli affari economici Pierre Moscovici.

"Capiamo che le autorità italiane stanno valutando la questione davanti alla Corte costituzionale - ha spiegato Moscovici - e che certo questa sentenza può avere un impatto sulle finanze pubbliche". Secondo le stime circolate ieri in Italia, la cifra complessiva necessaria a pagare l’adeguamento delle pensioni al costo della vita, bloccato dalle norme del governo Monti nel 2011 e ripristinato dalla Consulta, potrebbe ammontare a 13 miliardi di euro.

Moscovici, presentando le previsioni economiche dell’esecutivo di Bruxelles, ha sottolineato: "Capiamo che le autorità italiane stanno esaminando la questione con la Corte costituzionale", la cui sentenza "può avere un impatto sulle finanze pubbliche". Intanto tra qualche giorno il ministero dell'Economia renderà nota la quantificfazione esatta degli effetti del verdetto della Consulta. Una cosa certa è che l'esecutivo molto probabilmente non riuscirà a ribaltare la sentenza della Consulta dato che i verdetti degli ermellini sono inappellabili.

Su questo punto però bisogna fare attenzione. Il verdetto della consulta sulla rivalutazione delle pensioni non dà automaticamente diritto ad un assegno per chi ha i requisiti con tanto di arretrati. Servirà un ricorso, nell'attesa che il governo vari un decreto.

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