Nel giorno dei dati preliminari dell'esercizio 2020 e delle stime per l'anno in corso, sempre condizionato dall'evoluzione della pandemia, l'attenzione si sposta sull'aggiornamento al piano strategico che Marco Tronchetti Provera, vicepresidente esecutivo e ad, illustrerà il prossimo 31 marzo. In pratica, le linee guida di Pirelli anche negli anni successivi al cambio della guardia al vertice, visto che Tronchetti Provera scioglierà il nodo della successione entro la fine di ottobre del 2022.
L'esercizio 2020, intanto, è risultato in utile, nonostante l'effetto Covid-19, ma con un risultato netto in calo a 42,7 milioni, rispetto ai 457,7 milioni del 2019. I ricavi ammontano a 4,3 miliardi, -14,1% su base organica, mentre l'ebit adjusted ha chiuso a 501,2 milioni (917,3 milioni nel 2019). Tutti numeri in linea con gli obiettivi del gruppo e il consensus degli analisti. Al 31 dicembre la posizione finanziaria netta è negativa per 3,25 miliardi, ma migliore rispetto ai 3,5 miliardi di fine 2019.
Grazie a un outlook in miglioramento per il 2021 sul settore auto, Pirelli si aspetta un incremento dei ricavi a circa 4,7-4,8 miliardi e il margine ebit adjusted compreso tra oltre 14% e circa 15%. Il price/mix compenserà, inoltre, l'incremento del costo delle materie. Le indicazioni sul 2021 saranno ulteriormente dettagliate all'«Investor day» del 31 marzo.
La visione per il futuro immediato e quello a lungo termine è comunque positiva. Pirelli si aspetta che il mercato globale degli pneumatici torni, nel 2023, ai livelli del 2019. L'aspettativa, per quanto riguarda il primo equipaggiamento, si basa sulla stima di incremento della produzione di auto nel 2021 intorno al 10% subendo l'impatto della carenza di semiconduttori, mentre nella sostituzione è previsto un rimbalzo significativo nel primo semestre e un secondo semestre in linea con 2020. Nel segmento degli pneumatici con calettamento uguale o superiori ai 18 pollicil il gruppo si attende un ritorno ai livelli 2019 già nei prossimi mesi.
L'aumento della domanda in questa prima parte dell'anno sarà comunque sostenuta dalla regione Asia Pacifico. Più in generale, Andrea Casaluci, general manager Operations di Pirelli, ha parlato di «buoni segnali di crescita a una cifra o mid-single digit in Europa e in Nord America nella sostituzione, mentre l'incremento nel primo equipaggiamento sarà inferiore alle previsioni a causa della carenza di semiconduttori».
Nessuna novità sul fronte del futuro direttore generale e co-Ceo dopo le rerenti dimissioni Angelos Papadimitriou, che resta però consigliere e membro del comitato strategico. Alla buonuscita di 1,35 milioni, al manager saranno riconosciuti, da settembre, altri 3 milioni di euro, in 8 rate trimestrali, per complessivi 4,35 milioni.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.