Mai così in alto. I profitti semestrali della Popolare di Sondrio salgono a doppia cifra, toccando livelli record che permettono all'istituto guidato da Maria Alberto Pedranzini di guardare con fiducia alla restante parte dell'anno. Nei primi sei mesi dell'anno l'utile netto ha raggiunto 263,6 milioni di euro, il miglior riscontro semestrale della storia, in progresso del 27,3% rispetto a un anno fa. Nel semestre il margine di intermediazione è aumentato del 18,5% a 812,9 milioni, con margine di interesse che ha superato 538 milioni (+25,9%) e commissioni nette a quota 212 milioni (+9,3%). I riscontri del secondo trimestre sono andati oltre le attese degli analisti sul fronte dei ricavi a 403,7 milioni (il consensus era 390,5 miliardi), mentre l'utile lordo è stato di 177,3 milioni a fronte di un consensus di 191,5 milioni. «I risultati conseguiti nel secondo trimestre confermano il trend più che positivo di crescita osservato sin da inizio anno - ha rimarcato Mario Alberto Pedranzini, consigliere delegato e dg di Banca Popolare di Sondrio - con l'utile netto trainato dallo sviluppo dell'attività bancaria caratteristica in rialzo di oltre il 20% anno su anno». Quanto alla solidità patrimoniale, il coefficiente Cet 1 risulta pari al 15,8% al netto di dividendi maturati nel periodo per 145 milioni, pari a un payout del 55%. Il banchiere si è detto fiducioso che il percorso virtuoso di crescita vada avanti anche nella seconda parte dell'anno.
Per l'intero 2024 l'aspettativa della banca lombarda, che vede Unipol principale azionista con una quota del 19,7%, è di poter conseguire risultati «almeno in linea» con quanto realizzato lo scorso anno. Dalle slide di presentazione dei conti al 30 giugno emerge che l'istituto lombardo ha migliorato la guidance sul margine di interesse ad almeno 950 milioni rispetto ai circa 900 milioni indicati in precedenza. Pedranzini nel corso della conference call con gli analisti non ha nascosto la necessità di rimettere mano al piano strategico (l'attuale si conclude nel 2025) con l'intento di «stabilire un nuovo punto di partenza su cui confrontarci». Non è mancata, come successo anche per altri pari ruolo, la presa di posizione sulle recenti indiscrezioni circa una possibile nuova versione della tassa sugli extraprofitti (ipotesi smentita dal governo, ndr).
«Auspichiamo che non ci sia qualche altro balzello, questo è importante», ha tagliato corto il numero uno della Popolare di Sondrio. A Piazza Affari il titolo Pop Sondrio ha chiuso in calo dello 0,87% finendo a 6,235 euro.
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