Ieri è toccato a Psa e venerdì sarà la volta di Fca. Le due società che costituiranno il futuro gruppo Stellantis sono alla prova della difficile prima semestrale 2020 viziata dal Covid-19. Il mercato, in proposito, ha dimostrato di gradire i nuovi segnali positivi sulla fusione in itinere arrivati dall'ad di Psa, Carlos Tavares. «Stiamo portando avanti il progetto - le sue parole, valse un +5,16% a Psa e un +2,2% al titolo Fca -: le nozze dovrebbero avvenire, come previsto, nel primo trimestre 2021. Stellantis rappresenterà una costellazione di stelle che creano luce, una costellazione di 14 marchi per coprire tutti i mercati, un gruppo inclusivo fatto di una diversità di talenti. E questa sarà la sua forza e un vantaggio competitivo. Noi e Fca siamo aperti, flessibili e collaborativi».
Groupe Psa ha intanto retto all'urto della pandemia sui conti dei primi 6 mesi. Visto il lockdown conseguente all'emergenza, il calo di utili e ricavi è stato inevitabile. Ma il bilancio è comunque in positivo, e Tavares ribadisce che l'azienda è determinata a mettere a segno un «solido rimbalzo» nella seconda metà del 2020. Psa ha dunque archiviato il semestre con un utile netto di 595 milioni, in flessione rispetto a 1,237 miliardi del corrispondente periodo di un anno fa. In calo anche i ricavi, che scendono del 34,5% su base annua, attestandosi a 25,12 miliardi. Psa mantiene, comunque, il proprio obiettivo sul margine operativo del settore automotive pari al 4,5% per il periodo 2019-2021. E per l'anno in corso, Tavares stima una riduzione del mercato dell'auto in Europa del 25%, in linea con le attese di Acea.
«Tocchiamo con mano - il suo commento ai conti di Psa - la capacità di resilienza del gruppo, un premio dopo 6 anni consecutivi di intenso lavoro per aumentare la nostra agilità e ridurre il punto di pareggio». Agli analisti che chiedevano news sull'inchiesta dell'Antitrust Ue a proposito di una possibile concentrazione nei furgoni del futuro Stellantis, Tavares, già designato a guidare operativamente il nuovo gruppo, si dimostra tranquillo. Il suo chiarimento: «Rispondiamo alle domande dell'Authority e se dovremo prendere delle misure lo faremo. Psa e Fca sono due gruppi complementari e questa sarà la risposta a possibili crisi future del comparto».
La fusione, in proposito, come ricordato dal top manager portoghese, genererà sinergie stimate in circa 3,7 miliardi su base annuale, «ma è solo la base di quello a cui il piano di fusione con Fca può portare». E a proposto di nozze in itinere, è stato ricordato come la sinergia tra i due gruppi conta 15 mesi di lavoro e 500 persone che lavorano sul dossier per risolvere tutte le questioni richieste per arrivare al closing. «C'è molto entusiasmo e molte proposte proattive in termini di sinergie supplementari», ha rimarcato Tavares.
Intanto, Fca lancia la produzione di Jeep Compass in Italia, a
Melfi, in virtù del contratto di sviluppo firmato con Invitalia. Il piano impegna 136 milioni per investimenti produttivi che saranno sostenuti da agevolazioni, nella forma di contributo a fondo perduto, per 29,5 milioni.
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