Per gli statali cambia tutto: come cresce la busta paga

Il presidente dell'Aran Antonio Naddeo ha già consegnato la bozza del contratto ai rappresentanti dei sindacati

Per gli statali cambia tutto: come cresce la busta paga

Si discute in merito agli scatti di stipendio per gli statali: secondo quanto trapelato sino ad ora, si salirà in base al merito, con un cambio della situazione previsto ogni due anni. Questo, almeno, quanto riferito, ma la trattativa sarebbe ancora in corso ed il governo attende la prossima legge di Bilancio per comprendere quante risorse saranno effettivamente a disposizione.

Il problema principale della questione restano le progressioni economiche all'interno delle varie aree, in cui rientrano lavoratori ministeriali, dipendenti delle agenzie fiscali e dell'Inps. Si tratta di un argomento che, in ogni caso, interessa anche al resto degli statali, dal momento che il contratto su cui si sta lavorando influenzerà anche quello delle altre sezioni. Antonio Naddeo, presidente dell'Aran (Agenzia rappresentanza negoziale pubbliche amministrazioni), ha consegnato alcuni fa la bozza del suddetto contratto ai rappresentanti dei sindacati, e nel testo si parla di una progressione influenzata sia dall'anzianità che dal merito. Per quanto riguarda gli scatti di stipendio definiti "differenziali stipendiali di professionalità" sembra essere la valutazione la principale responsabile di eventuali aumenti di salario. In ogni caso, vi sarà un numero massimo di progressioni di stipendio che possono essere assegnate ai dipendenti di ogni area.

Come funziona lo scatto

Per ottenere lo scatto di stipendio sarà necessario prendere parte ad una procedura selettiva: la domanda potrà essere presentata ogni due anni.

La selezione, come spiegato da Il Messaggero, consiste nello stilare una classifica dei dipendenti che hanno fatto domanda, basandosi sulla media aritmetica degli ultimi tre punteggi conseguiti nella valutazione annuale di performance individuale. Sarà dunque redatta una lista in ordine decrescente, dove i dipendenti saranno valutati in base al merito. Questo, almeno, quanto sperato.

Coloro che, pur avendo ottenuto valutazioni positive, non riescono ad ottenere lo scatto, possono fare affidamento su un sistema di ponderazione del merito tramite anzianità, come richiesto dai sindacati.

Nello specifico, quei dipendenti che col tempo hanno ottenuto valutazioni positive senza mai però conseguire uno scatto per un numero determinato di anni, vedranno aumentare di una certa percentuale il proprio punteggio medio, così da poter avanzare un po' nella classifica. Sulla questione, tuttavia, c'è ancora molto da definire.

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