Quattordicesima? Cambia il reddito di cittadinanza

La nota dell'istituto di previdenza sociale annuncia un aggiornamento: in caso di pensionati che percepiscono la quattordicesima mensilità o delle maggiorazioni nel nucleo familiare c'è il rischio di riduzione o decadenza del sussidio

Quattordicesima? Cambia il reddito di cittadinanza

In merito al reddito di cittadinanza, arrivano dei chiarimenti da parte dell'Inps circa lo stato dell'assegno nel caso in cui all'interno del nucleo familiare si trovassero uno o più pensionati che percepiscono la quattordicesima mensilità.

Nella nota n. 548/2022 pubblicata lo scorso 3 febbraio, l'Istituto nazionale della previdenza sociale ha infatti comunicato che è attualmente in atto l'aggiornamento dei trattamenti assistenziali in corso di godimento rilevanti ai fini della concessione del reddito e della pensione di cittadinanza. I due sussidi potrebbero dunque essere a rischio di riduzione o di decadenza nel caso in cui in famiglia vi fosse un soggetto pensionato che sta percependo la quattordicesima mensilità e/o le maggiorazioni pertinenti all'assegno sociale ed alle pensioni minime.

La presenza di questi trattamenti, quindi, andrà ad incidere sul reddito familiare, motivo per cui, con decorrenza dal mese di gennaio 2022, potrebbe arrivare una riduzione dell'assegno relativo al reddito di cittadinanza o alla pensione di cittadinanza. Non solo. In alcuni casi, ed è la peggiore delle ipotesi, il sussidio grillino potrebbe addirittura decadere.

Se andiamo a prendere l'articolo 2, co. 6 del dl n. 4/2019 si legge che il reddito familiare "è determinato ai sensi dell’articolo 4, comma 2, del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 159 del 2013, al netto dei trattamenti assistenziali eventualmente inclusi nell’Isee ed inclusivo del valore annuo dei trattamenti assistenziali in corso di godimento da parte dei componenti il nucleo familiare, fatta eccezione per le prestazioni non sottoposte alla prova dei mezzi". Tale meccanismo prevede la sostituzione dei trattamenti assistenziali rilevanti ai fini Isee con quelli percepiti durante l'anno in corso.

Fino ad ora l'Inps, nel verificare il reddito familiare, ha tenuto conto dei trattamenti assistenziali della carta acquisti ordinaria, dell'assegno di maternità dei Comuni (Mat), dell'assegno per il nucleo familiare dei Comuni, della pensione e dell'assegno sociale, e delle prestazioni degli enti relative alla voce A1.04 del Sistema informativo delle prestazioni e dei bisogni sociali – Siuss.

Adesso Inps spiega che per la verifica del reddito familiare necessaria per erogare il reddito di cittadinanza o la pensione di cittadinanza saranno rilevati anche altri trattamenti nel corso dell'anno, ovvero la maggiorazione di 12,92€ mensili dell’assegno sociale e della pensione sociale, la maggiorazione sociale di 25,83€ o di 82,64€ delle cd. pensioni minime, il cd. incremento al milione per i titolari di assegni sociali, pensioni sociali e trattamenti minimi, il cd. importo aggiuntivo (154,94€ corrisposto a dicembre) previsto per le pensioni integrate al trattamento minimo e la cd. quattordicesima corrisposta ai pensionati con basso reddito.

Non saranno considerati, invece, quei trattamenti assistenziali erogati in caso di disabilità, oppure quelle erogazioni relative al pagamento di arretrati. Irrilevanti anche le riduzioni nella compartecipazione al costo dei servizi, le esenzioni e le agevolazioni per il pagamento delle tasse, così come le erogazioni a fronte di rendicontazione di spese sostenute o l'assegno di natalità.

L'istituto nazionale della previdenza sociale, in

conclusione, avvisa che dalla mensilità di gennaio 2022, considerate le ultime decisioni, potrebbero verificarsi delle riduzioni. In alcuni casi, il reddito di cittadinanza potrebbe addirittura decadere.

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