"Stiamo perdendo il grande sogno di Schumann, De Gasperi e Adenauer e invece di offrire speranza di ripresa per lo sviluppo si introducono regole stupidamente rigide".
Silvio Berlusconi ha commentato così la situazione che si sta determinando in Europa. Una situazione che, per quanto riguarda trasporti e infrastrutture, sta vedendo realizzarsi scelte funzionali agli interessi di una sola fetta d'Europa, quella tedesca, e che sta determinando per due ragioni: da una parte l'incapacita del Governo italiano di difendere la grande intuizione dell'allora ministro Pietro Lunardi di far diventare l'Italia, attraverso ben 4 corridoi, la vera piattaforma logistica del Mediterraneo; dall'altra la capacità del Governo tedesco di adottare scelte avvedutissime (per loro).
Come quella d'introdurre limitazioni e modifiche tali da spostare gli assi di penetrazione verso il nord Africa e il canale di Suez creando un corridoio diretto Germania-Grecia.
Il corridoio Berlino-Palermo è stato depotenziato; il corridoio Adriatico 8 è stato spostato nei Balcani e cosi la Germania avrà un collegamento diretto su quella linea; il collegamento "dei due mari", per mettere in comunicazione Genova e Rotterdam, rischia di risultare ininfluente, considerata la rinuncia a investire sul terzo valico e su opere destinate a «sorpassare» Novi e Tortona.
In sintesi: la Germania ha spalancato autostrade a 10 corsie lasciando
all'Italia qualche stradina. E relegando i nostri porti a una funzione poco più che locale. I nostri politicinon capiscono nulla di logistica? Oppure ne sanno ma preferiscono essere dei semplici vassalli (ben remunerati)?- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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