Dopo Renato Brunetta, anche Fabrizio Saccomanni si scaglia contro il patto tra Confindustria e sindacati: "Se si legge in filigrana, mostra un conto della spesa molto elevato e immediatamente posto a carico del bilancio statale con poco realismo", anche se " va molto nella direzione che abbiamo indicato", sottolinea il ministro dell’Economia, ospite del Forum Ambrosetti di Cernobbio.
Sul piano di tagli alla spesa pubblica, la cosiddetta spending review, inoltre, il ministro annuncia una "task force che faccia la differenza" per cui il governo metterà a disposizione risorse importanti del ministero dell’economia e della ragioneria dello Stato: "Abbiamo intenzione di lavorare con Bankitalia, Istat e Corte dei Conti", ha spiegato, "Non si fa un favore a nessuno facendo credere che c’è una grande forbice che può tagliare cifre di importo significativo dalla mattina alla sera. È un lavoro faticoso che va portato avanti con determinazione e dettaglio".
Saccomanni si è poi detto soddisfatto del lavoro svolto fin qui dal governo: con sei decreti finora varati l'esecutivo ha compiuto "una manovra anticiclica che vale 2 punti del Pil". "Il totale degli interventi fatti ammonta a circa 7 miliardi, di cui 4 con nuove entrate e 3 con la riduzione e rimodulazione delle spese.
Con il decreto Imu e le misure per l’occupazione sono state recuperate risorse per altri 3 miliardi di cui 2 nuove entrate e 1 con tagli alle spese", ha precisato, "Queste manovre sono alla base dei segnali positivi di ripresa che si stanno vedendo in questi mesi".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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