Indagini, inchieste e class acrion. Sono le prossime tappe dello scandalo Volkswagen. La procura tedesca di Brunswich ha fatto sapere in una nota che l'ex amministratore delegato del gruppo, Martin Winterkorn è sotto inchiesta per frode. "L'ufficio di criminalità economica della Procura - si legge nel comunicato - ha aperto l'inchiesta a causa di denunce penali contro il signor Winterkorn, lo scopo delle indagini è fare luce sulle responsabilità". La procura vuole capire come sia avvenuta l'installazione dei software manipolati su 11 milioni di vetture diesel.
Il Governo tedesco intanto, se da un lato torna a smentire di essere stato a conoscenza delle manipolazioni con il ministero dei Trasporti che dichiara di essere venuto a conocenza dei fatti solo una settimana fa; dall'altro lancia un aut aut al gruppo di Wolfsburg: entro il 7 ottobre la compagnia dovrà aver varato le misure per risolvere il problema del dispositvio anti-emissioni. Il ministero ha fatto sapere che Volkswagen è tenuta a "presentare misure vincolanti e un'agenda che prospetti le soluzioni tecniche riguardanti le tecnologie che le auto hanno implementato".
Intanto il "dieselgat" approva a Bruxelles. Giovedì i ministri della compettività discuteranno sia le misure che i governi dovranno prendere per capire le dimensioni dello scandalo, checercare di definire una prima valutazione dello scandalo a livello europeo. Intanto nella mattinata di domani, Elzieta Bienkowska, commissario all'industria dell'Ue incontrerà il nuovo Ceo Volkswagen, Hans Dieter Potsch, per sapere le prossime mosse del gruppo.
In Italia per il momento a muoversi sono le associazioni dei consumatori. Per Federconsumatori e Adusbef ci sono "tutti i presupposti" per la class action. "La necessaria disposizione del blocco delle vendite da parte dell'azienda non cambia nulla per quanto riguarda la messa in campo, da parte nostra, della class action".
Non solo l'idea sarebbe quella di procedere a livello europeo: "stiamo lavorando con le altre associazioni che fanno parte dell'Ecu - European Consumers Union (Associazione dei Consumatori Europea di cui siamo promotori) per sollecitare la class action europea e per approntare un intervento urgente in merito alla questione Volkswagen".Gli ultimi sviluppi sulla vicenda hanno avuto ripercussioni dirette sul titolo in borsa che nelle sedute di oggi ha perso finora l'8,3% soprattutto perché non è ancora chiaro se e come avverranno i ritiri.
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