Tasse, versamenti, pagamenti: l'unica strada per le partite Iva

Tutti i dettagli sulle scadenze e gli adempimenti fiscali per le partite Iva

Tasse, versamenti, pagamenti: l'unica strada per le partite Iva

Gli effetti del lockdown voluti dal governo per contrastare la pandemia di Coronavirus hanno avuto conseguenti importanti sul portafogli degli italiani e le misure adottate dall'esecutivo Conte per sostenere questo periodo di crisi, con le proroghe sul fisco, rischiano di creare non poca confusione tra i contribuenti e, soprattutto, tra le partite Iva.

I centri di assistenza fiscale e i commercialisti cercano di dare risposta agli interrogativi che vengono posti da chi, nei prossimi mesi, dovrà effettuare i numerosissimi adempimenti fiscali che via via, nel corso dei mesi, sono stati slitatti accumulandosi l'uno sull'altro.

Allora è meglio cercare di capire il più possibile come muoversi.

La circolare n. 11/E del 6 maggio 2020 ha confermato la sospensione delle scadenze anche in materia di Iva; inoltre, come ribadito dall’agenzia delle Entrate, per la dichiarazione annuale Iva il differimento delle date riguarderà anche la compensazione dei crediti di importo superiore a 5mila euro.

Ma andiamo per ordine.

Per gli adempimenti fiscali diversi dai versamenti ordinari, delle ritenute alla fonte e delle trattenute regionali e comunali, la sospensione è stata prorogata fino al 30 giugno e riguarda il periodo compreso tra l'otto marzo e il 31 maggio prossimo; nello specifico, gli adempimenti che sono stati slittati rigurdano:

  • la presentazione del Modello Iva 2020 in scadenza il 30 aprile;
  • i dati dello spesometro scaduti lo scorso 30 aprile;
  • la presentazione del Modello Intra che riguarda le operazioni intracomunitarie registrate tra titolari di partita IVA le cui scadenze erano il 24 marzo, il 27 aprile e il prossimo 25 maggio;
  • la comunicazione dei dati della liquidazione dell'imposta sul valore aggiunto (LIPE) del primo trimestre 2020, in scadenza il prossimo primo giugno.

I soggetti giuridici con ricavi inferiori ai 400mila euro non saranno soggetti a ritenute d'acconto da parte del sostituto d'imposta relativamente al periodo compreso tra il 17 marzo e il 31 maggio 2020. Unica condizione è nel mese precedente non siano state sostenute spese per prestazioni di lavoro dipendete o assimilato (dipendenti pubblici o privati autorizzati a svolgere lavoro autonomo). Fatta salva quest'unica eccezione, gli idonei dovranno presentare apposita documentazione e dovranno provvedere ad effettuare i versamenti in un'unica soluzione entro il 31 luglio prossimo o in 5 rate mensili di pari importo sempre a partire dal mese di luglio.

Per i soggetti con ricavi inferiori ai 2 mln di euro, vige la sospensione dei versamenti da autoliquidazione, in scadenza tra l’8 marzo 2020 e il 31 marzo 2020, che rigarduano: l'Imposta sul valore aggiunto; i contributi previdenziali e assistenziali; le assicurazioni obbligatorie. Per i contribuenti in questa fascia reddituale i pagamenti dovranno essere effettuati in un'unica soluzione entro il prossimo primo giugno o, in altenativa, in 5 rate mensili di pari importo sempre a decorrere dal mese di giugno.

Per tutte le fasce di reddito, dunque, è stata prorogata al 30 giugno prossimo la presentazione della dichiarazione Iva relativa all'anno fiscale 2019, ma lo slittamento di questa data comporterà:

  • che a decorrere dal 30 giugno e per i successivi 90 giorni saranno validi per la validità amministrativa dell'adempimento fiscale;
  • entro il 30 giugno, pertanto, per chi ne ha diritto potrà essere emessa la nota di variazione in diminuzione dell’Iva e dovrà essere fatta richiesta di detrazione per le spese sostenute di acquisto di beni e/o di servizi.

Inoltre, nel caso in cui si voglia richiedere la compensazione dei crediti Iva superiori ai 5mila euro in sede di presentazione F24 (sempre entro il 30 giugno) dovrà essere apposto un visto di conformità da parte dell'esperto contabile. Quindi potranno apporre tale visto gli iscritti all'Albo dei dottori commercialisti e degli esperti contabili o a i consulenti del lavoro che siano, però, abilitati alla trasmissione telematica. Potranno svolgere tale assistenza anche i CAF di Impresa. Nello specifico, il controllo di conformità andrà a verificare la coincidenza tra codice attività e entrate e la corretta corrispondenza del credito riportato; la tenuta corretta dei libri contabili; La corrispondenza dei dati esposti nelle scritture contabili alla relativa documentazione. I contribuenti che vorranno rinviare la trasmissione entro la scadenza del 30 giugno 2020, potranno utilizzare solo il credito Iva maturato successivamente al 10 luglio.

Infine, con il

provvedimento n. 185115 del 4 maggio 2020, l'agenzia delle Entrate ha fatto slittare al 30 settembre l’adesione al servizio di consultazione e acquisizione delle fatture elettroniche e dei loro duplicati informatici.

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