Uno spartito da maestro per l'orchestra del Paese

Una personalità è tale quando il pensiero che esprime, pur se i giudizi evidenziati si riferiscono all'ambito della propria professione, è fonte di ricchezza e riflessione per tutti

Uno spartito da maestro per l'orchestra del Paese

Una personalità è tale quando il pensiero che esprime, pur se i giudizi evidenziati si riferiscono all'ambito della propria professione, è fonte di ricchezza e riflessione per tutti. Ho vissuto questa esperienza leggendo l'intervista rilasciata al Corriere della Sera dal maestro Riccardo Muti. Laddove il grande artista ha toccato vertici straordinari. E bene ha fatto Uto Ughi su queste pagine a collocarla nella giusta dimensione sgravandola da interpretazioni riduttive come se Muti avesse ormai maturato una visione oltremodo pessimistica della vita. Al limite del rinunciatario.

Letta con attenzione è invece un inno al desiderio di costruire, alla scintilla che dovrebbe scoccare in ciascuno di noi quando è impegnato seriamente con la propria attività. Un elogio struggente della passione e della competenza. Un modo di intendere la vita intesa come dono, come evento meraviglioso che tiene insieme l'ordinario e lo straordinario. Il suo j'accuse è verso la mentalità diffusa che vede nel lavoro solo uno stanco dovere, una questione da mestieranti. Musica stonata, insomma. Senza che mai si dia alla domanda di bellezza la possibilità di bucare il muro di gomma dell'indifferenza, dell'incuria e del fare con distrazione, incompetenza, stanchezza. Tutto all'opposto della virtù imprenditoriale.

Il fatto che Muti abbia deciso di parlare ora, nel momento in cui il sistema Paese è chiamato a una vera e appassionata partenza dopo il trauma della pandemia, rappresenta un segnale importante, uno spartiacque culturale, economico e anche politico nel senso nobile del termine.

Il necessario cambio di passo è nell'interpretazione propositiva e illuminata dello spartito. Continuamente da imparare per rendere più feconda la creatività. L'invito è ad ascoltare l'intermezzo dell'opera Cavalleria Rusticana di Pietro Mascagni diretta dal Maestro Muti. Non teme confronti.

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