Botta sui pensionati all'estero. La casa è nel mirino del Fisco

Lo ha annunciato il deputato della Lega Simone Billi: “Il governo giallorosso ha introdotto l'Imu sulla prima casa anche per i pensionati esteri”

Botta sui pensionati all'estero. La casa è nel mirino del Fisco

Il governo giallorosso ha introdotto l'Imu sulla prima casa anche per i pensionati esteri, o meglio ne ha abolito l'esenzione.

La conferma, secondo quanto dichiarato dal deputato della Lega, Simone Billi, arriva da Massimo Ungaro di Italia Viva: “Lo ringrazio per l'obiettività con la quale ha risposto alle mie dichiarazioni. Lui stesso ammette come questo Governo giallo-rosso abbia introdotto l'Imu sulla prima casa anche per i pensionati esteri. Ungaro non ha che confermato quello che già ieri avevo sottolineato e cioè che il governo PD, Italia Viva e M5S, ha realizzato l'abolizione dell'esenzione IMU per i pensionati esteri”.

Ma i cittadini che risiedono all'estero devono obbligatoriamente pagare Imu e Tasi per i loro immobili in Italia? Cerchiamo di capirlo passando in rassegna le normative vigenti.

Innanzitutto, come ricorda Money.it, secondo i dati dell'Aire (Anagrafe degli italiani residenti all'estero), molti italiani residenti al di fuori dei confini nazionali possiedono almeno un'abitazione nel loro Paese di origine.

L'Imu all'estero

Per quanto riguarda l'Imu, gli italiani residenti all'estero sono obbligati a pagare l'imposta sull'immobile o sugli immobili in loro possesso a meno che non siano iscritti all'Aire e pensionati nello Stato estero dove si ha la residenza.

L'Aire parla chiaro: “L’immobile in Italia si può considerare Abitazione principale (e quindi esente Imu) solo se si è pensionati nello Stato estero di residenza e con pensione rilasciata dallo stesso Stato estero”. Solo e soltanto in questo caso si ha diritto alla completa esenzione del versamento dell'imposta sulla prima casa.

L'articolo 9-bis della legge n.80/2014 ha eliminato la possibilità di “dichiarare l'abitazione italiana come prima casa da parte dei pensionati in Italia residenti all'estero” così come per “i cittadini italiani che risiedono in un altro Stato”.

A partire dall'anno 2015 – recita la norma citata - è considerata direttamente adibita ad abitazione principale una ed una sola unita’ immobiliare posseduta dai cittadini italiani non residenti nel territorio dello Stato e iscritti all’Anagrafe degli italiani residenti all’estero (Aire), già pensionati nei rispettivi Paesi di residenza, a titolo di proprietà o di usufrutto in Italia, a condizione che non risulti locata o data in comodato d’uso”.

Dunque, chi non rientra nell'esenzione deve mettere mano al portafoglio perché l'immobile sul territorio italiano di un cittadino italiano residente all'estero è considerato una seconda abitazione a tutti gli effetti.

La Tasi all'estero

Passiamo adesso alla Tasi. I cittadini italiani residenti all'estero devono pagarla perché non ci sono normative che ne prevedono l'esenzione per gli iscritti all'Aire. C'è però una riduzione da considerare: spetta ai pensionati, sempre iscritti all'Aire, che ricevono la pensione dallo Stato estero di residenza.

Dunque, ricapitolando, fin qui i pensionati residenti all'estero che ricevono la pensione dallo Stato estero di residenza sono esenti dall'Imu e godono di una riduzione della Tasi, così come per la Tari. La riduzione ammonta a due terzi dell'imposta.

Dal momento che anche i pensionati esteri dovranno presto pagare l'Imu sulla prima casa in Italia, è bene ricordare come avviene il

pagamento. Lo si può fare tramite bonifico bancario al Comune di riferimento entro il termine di scadenza dell'acconto. Le coordinate possono essere richieste presso l'Ufficio Tributi del Comune in cui è situato l'immobile.

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