I militari del Comando Carabinieri per la Tutela del Lavoro (101 Nuclei Ispettorato del Lavoro e 5 Nuclei Operativi) insieme a tutti i Comandi Provinciali Carabinieri dell'Arma territoriale e con il concorso di diverse polizie locali, hanno effettuato un controllo straordinario in tutti i capoluoghi di provincia e nei principali centri abitati della penisola per individuare forme di sfruttamento lavorativo realizzate attraverso la cessione delle credenziali di accesso alle piattaforme di food delivery per l'esercizio dell'attività di «rider» in cambio della corresponsione di pare del guadagno ottenuto con l'esercizio dell'attività. Nel corso dei controlli è emerso che su 823 lavoratori stranieri, 92 di questi sono risultati in cessione di account per una percentuale pari all'11,2%. Sono state poi accertate 23 prestazioni lavorative fornite da persone irregolari rispetto alle norme di soggiorno sul territorio nazionale; avviate le verifiche su oltre 1500 rider circa l'effettivo assoggettamento dei lavoratori a tutti gli obblighi in materia di sicurezza ed igiene ed è stato controllato un minore che lavorava in cessione di account e che è stato riaffidato al proprio genitore. Si è inoltre proceduto al sequestro/fermo amministrativo di 22 mezzi non idonei alla circolazione stradale in quanto non conformi alla normativa di settore e pericolosi per la salute e l'integrità fisica del rider o di utenti della strada (in molti casi i velocipedi sono stati modificati in maniera artigianale con applicazione di batterie elettriche posticce al fine di aumentarne sensibilmente le prestazioni). In relazione alle 92 cessioni di account, all'esito delle verifiche, saranno interessate le 36 Procure della Repubblica competenti per l'ipotesi di caporalato.
Le maggiori società di food delivery interessate hanno eliminato gli account ceduti o a qualsiasi titolo utilizzati fraudolentemente per impedire la prosecuzione delle condotte illecite. Inoltre, le stesse società hanno recentemente implementato i controlli interrompendo il rapporto lavorativo nel caso di irregolarità. Soddisfatto il ministro del Lavoro, Marina Calderone.
«Mi complimento con il Comando dei carabinieri per la tutela del Lavoro per l'operazione che rientra nella più ampia attività di controllo e repressione delle condotte illecite nel mondo del lavoro, soprattutto quelle che ledono la dignità delle persone perché legate a fenomeni di sfruttamento e caporalato», ha dichiarato.
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