Con l'avvento del pagamento digitale sono cambiate molte delle abitudini degli italiani, che adesso con un semplice click possono fare una spesa e non hanno necessità di avere denaro contante per effettuare degli acquisti, basta disporre di una carta o di una applicazione.
Queste comodità hanno però inevitabilmente portatato ad una maggiore tracciabilità. Secondo l'Osservatorio del Politecnico di Milano, infatti, strumenti tracciabili come app, carte e altro coprono ormai oltre il 38% delle nostre spese, delle quali resta memoria. E proprio sulle transazioni elettroniche viene fatta ora leva per combattere l'evasione fiscale, tutto rientra nel piano del Pnrr.
Il programma prevede infatti di intervenire su ben quattro aree tutte collegate al digitale, ossia pubblica amministrazione, sanità, turismo e trasporto pubblico locale. Stando alle stime dell'osservatorio Cashless society di The European-House Ambrosetti, infatti, tutti questi campi possono arrivare a generare pagamenti digitali per un totale 27,2 miliardi di euro. Per il Politecnico di Milano, nel 2021 in Italia ci sono stati pagamenti digitali per 327 miliardi (+22%).
Il governo ci mette poi del suo per incoraggiare le transazioni elettroniche, elaborando nuovi vincoli anti-contante e favorendo l'impiego del Pos, che dal prossimo 30 giugno (data anticipata rispetto alla tabella di marcia che prevedeva l'introduzione della norma dal primo gennaio 2023) verrà reso obbligatorio per tutti gli esercenti, i quali saranno sanzionati se non trovati in possesso del dispositivo. Si parla di una multa pari a 30 euro alla quale verrà aggiunto il 4% del valore della transazione. Il decreto è atteso in questi giorni in Gazzetta ufficiale, e proprio per far rispettare la nuova regola il governo dovrà mettere in campo un efficace sistema di controlli.
Ma non finisce qui, perché con la norma sul Pos arriverà anche la trasmissione quotidiana dei dati sulle transazioni pagate con valuta elettronica. Tutti i pagamenti effettuati con Pos saranno immediatamente comunicati al Fisco, che potrà fare le sue verifiche incrociando le informazioni raccolte con la sua banca dati. Tutto questo servirà davvero a combattere il cosiddetto "sommerso"? Alcuni sono scettici.
Di sicuro sappiamo che all'interno del decreto Pnrr-2 non si parlerà della lotteria degli scontrini inaugurata dal governo Conte, anche se pare che l'attuale esecutivo stia ragionando per trovare un modo di incrementarla, visto lo scarso successo. Si parla anche di cashback fiscale, ossia di un rimborso diretto delle detrazioni su certe spese pagate per via digitale, ma anche in questo caso ci sarà da attendere.
Intanto ci si prepara per la data del 30 giugno, limite ultimo per gli esercenti per
dotarsi dei Pos e sfruttare gli incentivi messi a disposizione del governo. L'esecutivo ha fretta di incrementare l'uso del digitale, così da serrare i controlli e portare avanti la sua personale guerra contro l'evasione.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.