Sull'Ops Unicredit-Bpm. Fi si scopre a due anime

Mulè: "Mezza italiana, ma strategia solo finanziaria"

Sull'Ops Unicredit-Bpm. Fi si scopre a due anime
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Da una parte il leader di Forza Italia, Antonio Tajani, ha scelto una linea di neutralità e pro-mercato sull'offerta pubblica di scambio lanciata da Unicredit su Banco Bpm. Dall'altra, un altro big del partito azzurro, Giorgio Mulè, intervistato a Sky Tg 24 rivela un pensiero più allineato a quello leghista dove non si esclude il ricorso al golden power su Unicredit, nonostante sia una banca con sede a Milano. Insomma, il risiko bancario divide Forza Italia. «Avrà pure una mezza bandiera italiana ma fa in maniera evidente un tipo di strategia che è di tipo finanziario e non di assistenza al territorio», ha affermato il deputato e vice presidente della Camera Mulè. «Sono molto attento a quello che accade nel risiko tra Bpm e Unicredit», ha aggiunto, «il mercato decide se il prezzo offerto è giusto o sbagliato ma a me interessa che queste due banche garantiscano i mutui, diano prestiti. Se guardo a Banco Bpm nell'ultimo anno i prestiti sono aumentati del 10%, mentre quelli di Unicredit magari sono diminuiti». Infine Mulè piazza l'affondo: «A me interessa che ci sia una banca italiana o a maggioranza italiana che dia queste garanzie. Oggi guardo a questo, pur nel rispetto delle prerogative della Bce».

La partita per il controllo dell'istituto guidato da Giuseppe Castagna di recente ha visto la mossa della banca francese Credit Agricole, che è salita a una partecipazione potenziale del 15,1% (dal 9,9%) e ha chiesto il via libera all'autorità di vigilanza per salire fino al 19,99 per cento. A chi faceva notare a Mulè che Agricole non ha nulla di italiano, il deputato ha risposto: il punto sono «le strategie che attua Unicredit.

Se aumenta i prestiti del 14% in Est Europa e li diminuisce in Italia mentre in Germania li mantiene uguali» è una banca che attua «in maniera evidente un tipo di strategia che è di tipo finanziario e non di assistenza al territorio e alle imprese e soprattutto ai piccoli risparmiatori e ai cittadini». Chissà se, nei prossimi mesi, le due anime diverse di Forza Italia riusciranno a conciliare le proprie posizioni.

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